Orneore Metelli: differenze tra le versioni
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|AnnoMorte = 1938
|Attività = pittore
|Attività2 = calzolaio
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
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Proprietà Museo Setagaya (Giappone).]]
==Biografia==
Orneore Metelli nasce a [[Terni]] il [[2 giugno]] [[1872]] da una famiglia borghese. Per la gran parte della
vita fa, come il padre, il calzolaio e in questo ruolo si guadagna vari riconoscimenti sia in ambito locale che
Il giornalista [[Zavattini]], ebbe a scrivere su "[[Il Minuto]]" (giornale di Roma) del [[16 giugno]] [[1946]]:▼
nazionale. La calzoleria Metelli è in quegl'anni un punto di riferimento per tutti coloro i quali desiderino
{{quote|Metelli sublima sempre la cosa, la persona, l'avvenimento, la sua stessa firma, con lo stile della memoria, essendo uno che più che vedere ricorda e, ancor più preciso, vede per ricordare.}}▼
calzature di ottima fattura e nella sua bottega c'è un continuo viavai di nobili, alto-borghesi, ufficiali e
Metelli iniziò a dipingere nel 1922 a cinquantadue anni. Il suo stile si rifà ad una visione del Mondo in cui la realtà sembra una scena teatrale; lo stesso Metelli scriverà:▼
prelati che vedono in Orneore un sicuro interlocutore per scarpe create con ineccepibile maestria.
{{quote|...mi pareva che tutta la città fosse una meravigliosa e non veduta scena dipinta e luminosa e piena di mille forme e mille apparenze e l'azioni di quel tempo simili a quelle che son rappresentate nei teatri.}}▼
A questa attività affianca un impegno altrettanto smisurato nella musica entrando, come primo bombardino, nella
fanfara cittadina e, come primo trombone, nell'orchestra del teatro Verdi.
Lo storico [[Pompeo De Angelis]], autore di una biografia edita nel 1997, lo definisce "progressista ma triste", "pittore pieno di idee".▼
Purtroppo con l'avanzare dell'età incorre in alcuni disturbi cardiaci e un medico gli proibisce di bere vino e
di affaticarsi suonando la tromba. Purtroppo Metelli sente di essere un artista e quindi questa rinuncia gli
A lui è intitolato l'Istituto Statale d'Arte di [[Terni]] e la pinacoteca comunale della città (che raccoglie opere che vanno dal [[XIV secolo]] ad oggi).▼
costa moltissimo però dopo un attimo di smarrimento dedice di indirizzare la sua creatività verso la pittura
che esercita come passatempo nei momenti liberi.
Ovviamente considera le sue creazioni come opere non degne di nota e le tiene più o meno nascoste.
Nel [[1936]] conosce il giovane scultore ternano [[Aurelio De Felice]] che rimane folgorato dall'inventiva che
il calzolaio mette nelle sue creazioni e gli promette di "renderlo celebre".
Negli anni seguenti l'amicizia e la stima tra i due si consolida e ad ogni incontro Metelli regala al
concittadino dei suoi quadri ricordandogli scherzosamente la sua promessa.
Muore a [[Terni]] il [[26 novembre]] [[1938]].
==Dopo la morte==
Per tutta la vita non ha nessun rapporto con critici d'arte, galleristi o esperti d'arte ma il suo concittadino
De Felice lo ha sicuramente valutato in prospettiva.
Tenendo fede alla promessa fatta nel 1936 lo scultore comincia a far vedere le opere del Metelli in giro per
valutare la reazione del pubblico.
La prima prova ufficiosa avviene nel 1942 durante la mostra retrospettiva organizzata da Ugo Castellani e
Aurelio De Felice a Terni presso palazzo Carrara.
La seconda avviene nel 1945 alla Galleria del Secolo in Via Veneto a Roma ed è un grande successo anche se
limitato.
La terza si svolge nuovamente a Roma l'anno seguente e pur non essendo molto apprezzata dal pubblico attira su
di se un'insperata attenzione dei media grazie ad un concorso per la migliore recensione vinto dal poeta
[[Libero de Libero]].
Il concorso porta una valanga di articoli sulla stampa specializzata e normale e il nome di Metelli varca per
la prima volta i confini nazionali. Nel [[1947]] la Kunsthalle di [[Berna]], seguita da altre città elvetiche,
chiede di poter avere le opere di Metelli per realizzare una mostra postuma.
Le mostre svizzere sono un successo di pubblico e critica e la la stampa italiana specializzata lancia il suo
nome tra i grandi dell'arte.
▲Il giornalista [[Zavattini]],
▲{{quote|Metelli sublima sempre la cosa, la persona, l'avvenimento, la sua stessa firma, con lo stile della
memoria, essendo uno che più che vedere ricorda e, ancor più preciso, vede per ricordare.}}
▲Metelli iniziò a dipingere nel 1922 a cinquantadue anni. Il suo stile si rifà ad una visione del Mondo in cui
la realtà sembra una scena teatrale; lo stesso Metelli scriverà:
▲{{quote|...mi pareva che tutta la città fosse una meravigliosa e non veduta scena dipinta e luminosa e piena di
mille forme e mille apparenze e l'azioni di quel tempo simili a quelle che son rappresentate nei teatri.}}
▲Lo storico [[Pompeo De Angelis]], autore di una biografia edita nel 1997, lo definisce "progressista ma
triste", "pittore pieno di idee".
▲A lui è intitolato l'Istituto Statale d'Arte di [[Terni]] e la pinacoteca comunale della città (che raccoglie
opere che vanno dal [[XIV secolo]] ad oggi).
==Bibliografia==
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==Collegamenti esterni==
*[http://www.iisagterni.it/vaiarte/iisagterni/la_storia/lastoria.php Pagina dell'IISAG di Terni con
* [http://www.ditt.it/eccellenza.php?ID_eccellenza=58 Pinacoteca "Orneore Metelli"]▼
autoritratto di Metelli]
▲* [http://www.ditt.it/eccellenza.php?ID_eccellenza=58 Pinacoteca "Orneore Metelli"]
* [http://www.caos.museum]
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