Giuseppe Capograssi: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 23 aprile
|AnnoMorte = 1956
|Attività = filosofogiurista
|Attività2 = giuristafilosofo
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
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== Biografia ==
Giuseppe Capograssi nacque a Sulmona da un'antica famiglia nobile che vi si era trasferita da un comune della [[provincia di Salerno]] nel [[1319]], a seguito del vescovo Andrea. Si laureò in Giurisprudenzagiurisprudenza a Roma nel novembre del 1911 discutendo la tesi di laurea "Lo Stato e la Storia", in cui già affiorano le problematiche connesse alle interrelazioni fra individuo, società e Stato,: problematiche che impegneranno tutta la sua attività di studioso.
Dopo aver esercitato l'avvocatura, iniziò la carriera accademica all'Università di Sassari, poi insegnò all'[[Università di Macerata]], dove venne nominato anche [[rettore]] e quindi si trasferì nel [[1938]] a [[Padova]], poi nel [[1940]] a [[Roma]], di qui a [[Napoli]], presso l'[[Università degli Studi di Napoli "Federico II"]], per un decennio, trascorso il quale si trasferì ''ex novo'' a [[Roma]]. Poco prima della morte venne nominato giudice della [[Corte costituzionale della Repubblica italiana|Corte Costituzionale]]. Precedentemente era stato insignito del titolo di Cavaliere della Gran Croce della Repubblica Italiana. Fu tra i fondatori dell'[[Ugci]] (Unione giuristi cattolici italiani), di cui fu anche il primo presidente.
 
== Pensiero ==
La sua filosofia viene denominata "dottrina dell'esperienza giuridica" ed è rivolta alla centralizzazione della volontà del soggetto agente, che si imprime nell'azione stessa, vera fonte di espressione giuridica e di vita. La [[filosofia]] dovrebbe quindi occuparsi della vita e dell'azione, avendo a centro della sua speculazione la "persona". Il suo pensiero si ricollega al [[personalismo]] cattolico, il cui approfondimento si ebbe proprio nel [[XX secolo|Novecento]], sulle orme di [[sant'Agostino]], [[Blaise Pascal|Pascal]], [[Antonio Rosmini|Rosmini]], anche ad opera di pensatori francesi quali [[Jacques Maritain|Maritain]] e [[Emmanuel Mounier|Mounier]]. Perciò, l'aver posto al centro della sua indagine il problema di comprendere i rapporti essenziali che intercorrono fra il diritto, inteso come esigenza giuridica, e la vita consente alla sua filosofia del diritto di superare il campo della tecnica giuridica per pervenire ad una visione organica e totale del reale, cioè a Dio.
 
==Opere==