Scamandro (divinità): differenze tra le versioni

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'''Scamandro''' (o '''Xanto''') è un dio fluviale, figlio di [[Zeus]] e di Doride. Suo padre gli diede l'onore di festeggiare le giovani donne che in seguito al matrimonio andavano a bagnarsi nelle sue acque. Appena uscite dall'acqua, Scamandro usciva dal suo letto e le accompagnava nel suo palazzo.
 
Durante la guerra di Troia, quando morì Patroclo, l'intimo amico di Achille, ucciso da una lancia scagliata contro di lui da Ettore, Achille, rientrato nel campo di battaglia, fece strage di Troiani e di alleati di Troia e, dopo aver ucciso tantissimi giovani nella pianura di Troia, non essendo riuscito ad attaccare ed uccidere il suo più grande ed odiato rivale Ettore, si rivolse contro i nemici che tentavano, per sfuggire alla sua furia, di rifugiarsi nella sponda opposta del fiume Scamandro, per trovare riparo e salvarsi dalla spada del furibondo eroe greco. Achille, ardendo ancora di rabbia e di ansia di vendetta si gettò nel fiume e prese ad inseguire i fuggiaschi all'interno dell'acqua, facendone strage, lasciando armi, scudi, corazze ad ingombrare la riva e l'acqua dello stesso fiume contenente anche cadaveri con teste mozzate e lasciate con gli elmi a galleggiare in superficie; in breve sorgono agghiaccianti isole di cadaveri ed il dio delle acque del fiume, sdegnato per la carneficina, getta le sue acque contro l'eroe greco, cercando di travolgerlo, togliendogli la vista ed il respiro. Achille, appesantito dall'armatura, lotta con tutte le sue forze arrivando a capire alla fine di essere sul punto di annegare; viene infine salvato dall'intervento di Vulcano che prosciuga le acque del fiume con una tremenda pioggia di fuoco che permette all'eroe di salvarsi la vita e di fuggire per sempre sano e salvo alla furia del dio Scamandro che tenteva di ucciderlo per vendicare a sua volta la morte degli infiniti uccisi dalla furia e dall ferro del giovane eroe greco che era rientrato in battaglia per vendicare i feritori e l'uccisore del suo caro amico e compagno di armi Patroclo.
Durante la [[guerra di Troia]], quando morì [[Patroclo]] sembrava che nessuno potesse fermare la furia del prode [[Achille]]. I troiani cercavano allora riparo nel fiume Scamandro, ma la furia non si placa e l'eroe continua ad attaccare. Il dio si scaglia contro [[Achille]], adirato per i molti corpi di giovani troiani gettati tra le sue acque senza vita, ma viene fermato da [[Efesto]] con una pioggia di fuoco che prosciuga le acque.
 
=== Generazioni ===
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Ricordandosi del consiglio di Apollo di fermarsi dove dei nemici li avrebbero attaccati di notte, così egli fece e si sposò con la [[ninfa]] [[Idea (mitologia)|Idea]], con il quale ebbe un figlio, [[Teucro]].
 
In seguito Scamandro morì, il suo corpo cadde in un fiume e il suo posto fu preso dal figlio.
 
== Voci correlate ==