Vittorio Mathieu: differenze tra le versioni

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L'estetica di Mathieu, pur nella varietà dei temi trattati, rimanda ad una problematica essenzialmente [[ontologia|ontologica]]: lo svelarsi dell'[[ente]]. Cioè, l'opera d'arte è [[Martin Heidegger|heideggerianamente]] concepita come il modo attraverso cui gli uomini possono cogliere il passaggio dal nulla all'essere.
 
Di estetica è anche l'ultimo libro di Mathieu: ''"[[Goethe]] e il suo [[diavolo]] custode"'', edito nel [[2002]] per i tipi di [[Adelphi]]. Al centro di questa ricerca vi è la figura di [[Mefistofele (personaggio)|Mefistofele]], analizzata in tutta la sua profondità e capacità [[genealogia|genealogica]].
 
Nei suoi volumi sull'estetica della [[musica]] sviluppa la tesi affascinante che ascoltare la musica è un ascoltare il [[silenzio]]: