Assedio di Mafeking: differenze tra le versioni

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[[Immagine:MemorialBrightVic20050421c.JPG|thumb|Il monumento che ricorda i caduti dell'assedio di Mafeking]]
'''Mafeking''' (oggi Mafikeng o Mmabatho, nella [[Repubblica Sudafricana]]), era una cittadina di coloni inglesi nel remoto confine nord orientale fra la Colonia del Capo e la repubblica boera del [[Transvaal]], nodo ferroviario e capoluogo amministrativo.
 
'''Mafeking''' (oggi [[Mafikeng]] o Mmabatho, nellain [[Repubblica SudafricanaSudafrica]]), era una cittadina di coloni inglesi nel remoto confine nord orientale fra la Colonia del Capo e la repubblica boera del [[Transvaal]], nodo ferroviario e capoluogo amministrativo.
 
Fu messa sotto assedio dai [[Afrikaner|Boeri]] il [[13 ottobre]] [[1899]], il giorno dopo lo scoppio della [[seconda guerra Boera]].
L'[[assedio]] durò sette mesi (per l'esattezza 217 giorni), fino alla liberazione da parte delle forze inglesi, avvenuta il [[17 maggio]] [[1900]].
 
Il comandante della piazzaforte era il [[colonnello]] [[Robert Baden-Powell]], il futuro fondatore dello [[scautismo]], che aveva iniziato a fortificare un perimetro di 10 km intorno alla città già dal [[19 settembre]].
 
==La "missione speciale"==
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===I cadetti di Mafeking===
[[Immagine:MafekingCadets.jpg|thumb|I cadetti di Mafeking]]
 
Tutti gli uomini atti alle armi furono mobilitati, e quindi restavano scoperti alcuni servizi logistici, in particolare quello postale. Allora [[Robert Baden-Powell|Baden-Powell]] incaricò il suo vice, maggiore Edward Cecil di organizzare ragazzi della città per fungere da postini e porta ordini; li divise in gruppi di cinque-sei ciascuno, capitanati da un ragazzo che essi stessi sceglievano tra di loro. In questo modo la consegna delle lettere (sia militari che private) riprese a pieno regime.
===Servizi postali===
[[Immagine:Mafeking.gif|thumb|right|Francobollo emesso a [[Mafeking]] durante l'assedio boero]]
 
Il responsabile cittadino delle [[Posta|Poste]] decise allora di stampare i francobolli con sopra l'effige di [[Robert Baden-Powell|Baden-Powell]], trasgredendo così alla consuetudine dell'epoca che voleva solo i volti dei regnanti raffigurati sui francobolli; [[Robert Baden-Powell|Baden-Powell]] se ne rammaricò ufficialmente, ma nelle sue lettere private al contrario ne godeva un mondo, un po' per vanità un po' per il suo spiccato senso dell'umorismo. Scriveva infatti alla madre: «''La mia testa sui francobolli! Se questa non è una prova che noi a Mafeking siamo una repubblica indipendente...''».
 
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===Il colpo di coda di Sarel Eloff===
Nella notte tra l'11 e il 12 maggio il migliore dei comandanti di Snyman, [[Sarel Eloff]] (uno degli innumerevoli nipoti di Kruger e comandante del ''commando'' di [[Johannesburg]]), mise in atto un suo audace piano per penetrare nella città assediata attraverso il quartiere indigeno. Il tempo stringeva, dato che il comandante supremo britannico, lord Roberts, aveva già inviato una colonna di cavalleria forte di 2.000 uomini al comando del colonnello Mahon con l'obiettivo di rompere l'assedio.<br/>
Con la spavalderia che gli era caratteristica, Eloff affisse nel ''laager'' un biglietto recante l'ordine: "partenza per Mafeking stanotte. Prima colazione domattina all'albergo Dixon's". Il comandante boero tuttavia partì all'attacco con soli 240 uomini, contro i 700 previsti. Il grosso delle forze di Snyman mise in atto una diversione che permise al ''commando'' di superare silenziosamente due fortini e di entrare nel villaggio indigeno. Qui i boeri commisero un errore tattico, appiccando il fuoco a numerose capanne. Le alte fiamme scaturite atterrirono i baralong del villaggio, segnalarono a Snyman che la penetrazione era in atto, ma furono anche un segnale d'allarme per Baden-Powell. Quasi senza incontrare resistenza i boeri circondarono la vecchia caserma della ''Chartered Company'', catturandone i ventinove occupanti ( tra cui il vice di B.-P. e il comandante del ''Protectorate Regiment'' colonnello Hore). Nel frattempo il comandante inglese aveva fatto suonare l'allarme generale, ancora in dubbio se si trattasse di una diversione o di un vero attacco. Spedito contro Eloff il maggiore Godley, confortato da rinforzi molto eterogenei ( ferrovieri armati, una riserva del ''Protectorate Regiment'' al comando del capitano FitzClarence, civili volontari, e un centinaio di indigeni ) B.-P. riuscì ad avere il controllo completo della situazione dal suo posto di comando, grazie alla rete telefonica da lui fatta installare, che diede prova di perfetta efficienza nel momento forse più difficile. Un attacco in forze di Snyman avrebbe infatti potuto compromettere la situazione. Ma i rinforzi boeri non arrivarono, arrivò un ulteriore attacco. Le forze di Godley affrontarono ottimamente i boeri dividendoli in due gruppi distinti. I baralong diedero qui prova di grande valore, adottando il metodo della caccia al leone, lasciando cioè passare il nemico verso il suo obiettivo, e schierandosi poi alle spalle tagliandogli la ritirata. La situazione boera si fece disperata nel pomeriggio del 12, tanto che in serata Eloff dovette addirittura arrendersi ai suoi stessi prigionieri. Il mattino seguente poté quindi fare colazione al Dixon's, ma in compagnia di Baden-Powell. Le perdite boere ammontarono a 160 tra morti, feriti e prigionieri. Le perdite della guarnigione furono di dodici morti e otto feriti, in maggioranza africani. La liberazione della città avvenne pochi giorni più tardi.
 
==Dopo la liberazione==
Dopo la liberazione [[Robert Baden-Powell|Baden-Powell]] fu nominato maggior [[generale]], a soli 43 anni, e nel [[1903]] (la guerra era terminata l'anno primaprecedente) ritornò in patria, arricchito soprattutto dall'esperienza con i ragazzi di [[Mafeking]]: questa esperienza sarà una delle basi dell'idea dello [[scautismo]].
 
==Abusi prima e dopo Mafeking==
&Egrave;È ormai documentato con certezza che Baden-Powell, sia durante il leggendario assedio sia precedentemente, quando fu capo di stato maggiore in [[Rhodesia]] ([[1896]]), si rese protagonista di azioni che agli occhi contemporanei sono molto vicine a crimini di guerra, ma che per i "bianchi" di inizio secolo (soprattutto i ''uitlander'' anglofoni e gli ''afrikaner'') erano perfettamente ovvie e naturali. Durante la campagna contro i [[Matabele]] venne ad esempio accusato dal Ministero delle Colonie di aver fatto uccidere il capo africano Uwini, da lui fatto prigioniero. Baden-Powell ammise il fatto e rilanciò sostenendo che il malcapitato aveva avuto semplicemente ciò che si meritava. Ritenuto non responsabile da lord Lansdowne, ministro della guerra nel gabinetto Salisbury (protagonista nella guerra anglo-boera), se la cavò con un insabbiamento.<br/>
La genialità dimostrata nel leggendario assedio di Mafeking è indiscutibile, ma fa il paio con la brutalità di alcuni provvedimenti presi da Baden-Powell nei confronti della popolazione nera e ''coloured''. Per far quadrare il cerchio nella distribuzione delle razioni Baden-Powell mise alcune migliaia di indigeni, in gran parte profughi e stranieri provenienti da altre regioni vicine, davanti alla scelta se morire di fame a Mafeking (non garantendo più alcuna razione, che invece era dirottata ai bianchi) oppure sfidare la sorte e le linee boere abbandonando la città. Per chi veniva colto sul fatto a rubare per fame inoltre previde la fucilazione sul posto. Esistono poi centoquindici casi accertati di fustigazione (più di uno ogni due giorni in media), durante l'assedio, per "reati" del genere compiuti dagli africani. Baden-Powell si servì anche di una milizia di colore (caso unico nel conflitto, e fortemente riprovato dagli avversari) che fu fondamentale nella realizzazione di opere difensive e, non molti giorni prima della liberazione, nel respingere la scorreria del gruppo di combattimento boero comandato da Sarel Eloff. Il contributo dei "cafri" non venne però ricordato dal comandante, se non in modo fugace e superficiale. Questa crudele condotta, attuata freddamente e riportata nel diario militare riservato dell'assedio, contribuì a causare la morte per fame, per malattie o per mano boera di parecchie centinaia di indigeni di colore, e nel contempo consentì alla guarnigione di Mafeking di prolungare la propria resistenza.