Plotino: differenze tra le versioni

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'''Plotino''' ([[204]] – [[270]]), considerato uno dei maggiori [[filosofia|filosofi]] della tarda antichità, nonché il maggior esponente del [[neoplatonismo]], che spesso viene identificato ''in toto'' col suo pensiero.
 
La [[filosofia classica]] (greca e romana) si conclude con questo filosofo, di intelligenza e importanza pari a [[Socrate]], [[Platone]] e [[Aristotele]]. I filosofi concordano nell'assegnare a lui la fine dell'antichità e a collocare nel comtemporaneo [[Sant'Agostino]] d'Ippona l'inizio del [[Medioevo]] culturale, restando al [[476]] d.C.la data ufficiale della fine dell'[[impero romano]] con la resa di [[Odoacre]] ai [[Barbaro|barbari]] e l'inizio storico del medioevo vero e proprio (basso medioevo).
 
Plotino amava definirsi semplicemente un commentatore di Platone; in realtà non è solo il primo dei [[neoplatonismo|neoplatonici]], ma un filosofo sistematico rivalutato da [[Hegel]] per la sua completezza e con molte analogie con quest'ultimo, e comunque forte condizionatore delle teorie dello [[Pseudo-Dionigi]] che informerà tutta l'arte medioevale.