Eugène Ionesco: differenze tra le versioni

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:«Nei miei ricordi, le apparizioni grottesche assomigliavano ai personaggi di [[Pieter Bruegel il Vecchio|Brueghel]], o di [[Hieronymus Bosch|Bosch]]: grandi nasi, corpi deformi, sorrisi atroci, piedi biforcuti» (Estate [[1939]]).
 
Al termine della guerra, Ionesco si trasferì con la sorella nel piccolo villaggio [[Chapelle-Anthenaise]], nella [[Mayenne]]. Questo soggiorno fu pervaso di serenità e tranquillità: i ricordi su chiaridi eesso affettuosisono sereni. Tornato a [[Parigi]], Ionesco scrisse la sua prima ''pièce'': un dramma patriottico.
 
Nel [[1925]] tornò in Romania e imparò il rumeno; nonostante il desiderio di diventare attore, entròsi iscrisse, sotto spinta del padre, nellall'Università di [[Bucarest]]. Negli [[anni 1930|anni '30]] scrisse e pubblicò versi e articoli di critica da cui già traspaiono quelli che poi saranno i principi fondamentali della sua drammaturgia.
 
Sposatosi nel [[1936]] con Rodica Burileano (da cui nel [[1944]] avrà la figlia Marie-France), Ionesco diventò professore ordinario e ricevette due anni più tardi una borsa di studio dal governo rumeno per scrivere a Parigi una tesi sui temi della morte e del peccato nella poesia francese dopo Baudelaire.
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Se il pubblico iniziò a interessarsi a lui, le polemiche furono feroci e altrettanto numerose. Per difendere il proprio modo di fare teatro, Ionesco fece conferenze, scrisse saggi, rilasciò interviste e, nel [[1955]], fa un ''impromptu'', un "improvviso" (Impromptu de l'Alma), dove egli stesso entra in scena. Attaccato da tre "dottori in teatrologia", Bartolomeo I, II e III che citano [[Aristotele]], [[Jean-Paul Sartre|Sartre]] e [[Bertold Brecht|Brecht]], Ionesco si difende e si giustifica.
 
Nel frattempo La cantatrice calva viene scoperta da un pubblico che ha superato il primo shock generato dal teatro dell'assurdo. Inizia a questo punto lo straordinario successo della pièce che dal 1957 viene ininterrottamente recitata nel piccolissimo Théâtre de la Huchette, situato nel cuore del Quartiere Latino (ancora oggi - 2008 - le rappresentazioni sono quotidiane; agli spettatori di allora si sono aggiunti i figli e i nipoti, ma la magia di quel testo al di fuori del tempo si rinnova ogni volta e gli applausi non mancano mai).
 
Nel [[1958]], con la pubblicazione di [[Rinoceronte (Ionesco)|Rinoceronte]], Ionesco raggiunse il massimo successo: conferenze, colloqui, viaggi intorno al mondo diventano quotidiani, ma anche le critiche si inasprirono: il drammaturgo venne accusato di conformismo e di noncuranza per l'attualità, di non essere ''engagé'', politicamente impegnato. Ionesco rispose alle accuse e in questo modo definì le linee guida della propria [[drammaturgia]], i propri problemi di scrittore, la propria esperienza in teatro. Ne risulta il libro [[Note e Contro-Note]]. A questo punto, Ionesco scrisse non più per schernire, ma per capire la vita e la morte. È tentato dall'aspetto serio e tragico della vita.