Diffusione dell'aikido in Italia: differenze tra le versioni

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Da quest'anno il ''M° Tada'' organizza corsi di allenamento intensivo ricorrenti ogni anno, che consentono l'avvio di una nuova fase della didattica dell'Aikido in Italia.
Nell'agosto del 1968 il M° ''Tada'' organizzò per la prima volta in Europa, nella città di ''Lido di Venezia'', un corso ''internazionale'' di Aikido della durata di tre settimane, a cui parteciparono tutti gli insegnanti presenti in Europa: ''Masamichi Noro'' e ''Nobuyoshi Tamura'' (Francia), ''Masatomi Ikeda'' (Napoli, Italia), ''Toshio Nemoto'' (Torino, Italia), ''Katsuaki Asai'' (Germania), ''Kazuo Chiba'' (Inghilterra), ''Yasunari Kitaura'' (Spagna). Fu un evento memorabile, di eccezionale risonanza internazionale, il cui successo segnò l'avvio di un ricorrente appuntamento estivo destinato a proseguire ininterrottamente ogni anno, fino ai tempi attuali (anno 2008).<br> Questo corso estivo si svolse nell'arco delle tre settimane centrali del mese di agosto come tutti quelli che si tennero negli anni successivi ''fino ai primi anni '70'' e fu impregnato di quello spirito pionieristico che faceva sopportare allenamenti di ben ''otto ore giornaliere'' per tutta la durata del corso!<br>Questo primo appuntamento estivo è da ricordare anche perchèperché registrò la visita di un ospite di eccezionale importanza, il compianto maestro venerabile ''[[Taisen Deshimaru|Deshimaru Taisen]]'' (1914-1982), Primo Patriarca in Europa del [[Soto Zen|Buddhismo Sōtō Zen]], che da pochissimo tempo era arrivato in Francia (1967) quale "inviato ufficiale" della scuola giapponese buddhista di tradizione ''Sōtō Zen'', con la missione della diffusione del ''Buddhismo Zen'' in Europa.
 
==== Anno 1969: si forma la ''prima generazione'' di cinture nere italiane ====
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Nel nuovo millennio la pratica dell'Aikido in Italia può considerarsi giunta alla sua maturità: le attività aikidoistiche dell' ''Aikikai d'Italia'' e delle maggiori organizzazioni operanti in ambito C.O.N.I. hanno completato le varie fasi di accelerazione della loro evoluzione e sono ormai a regime. In questi anni non si rilevano quindi eventi salienti che possano dirsi portatori di novità nella storia dell'evoluzione dell'Aikido in Italia, sia dal punto di vista dell'organizzazione delle attività aikidoistiche sia sotto il profilo della didattica, che resta focalizzata sui principali stili delle scuole di Aikido che si sono già affermate fino a questo momento (anno 2008) sul territorio italiano.<br>In questo periodo storico contemporaneo rileviamo l'inizio di un naturale avvicendamento nelle più elevate gerarchie aikidoistiche italiane, sia all'interno dell'Aikikai d'Italia sia al di fuori di essa, a seguito del verificarsi di alcuni decessi fra i pionieri italiani dell'Aikido che avevano formato la [[Aikido: diffusione_in_Italia#Anno_1969:_si_forma_la_prima_generazione_di_cinture_nere_italiane|prima generazione]] di aikidoisti in Italia.
*Già nel giugno 1994 era mancato il M° ''Claudio Bosello'' che fu il primo italiano a ricevere la cintura nera di Aikido. Vice Presidente dell' ''Aikikai d'Italia'' fin dalla sua fondazione, rimase in carica fino agli anni '80, quando decise di separarsi dall'insegnamento del M° Tada Hiroshi e dalla sua associazione per seguire in modo indipendente ed autonomo la propria strada e vocazione nell'ambito delle arti marziali giapponesi e del [[Buddhismo Zen]].
*Nell'anno 2004 vengono a mancare in un ristrettissimo arco di tempo altri tre pionieri l'Aikido italiano: ''Francesco Lusvardi'' nel mese di ottobre, ''Giovanni Granone'' il 1° novembre e ''Stefano Serpieri'' il 10 di novembre. I maestri ''Lusvardi'' e ''Granore'' si erano già separati da tempo dall' ''Aikikai d'Italia'' ed avevano proseguito anche loro in modo indipendente ed autonomo la propria strada e vocazione aikidoistica, mentre il M° ''Serpieri'' aveva mantenuto la propria presenza nell'Aikikai d'Italia ricoprendo per numerosi anni l'incarico di Segretario Nazionale dell'associazione.<br>Ancora nel 2004, il giorno lunedì 20 settembre il M° Hideki Hosokawa è colpito da emorragia cerebrale e resta numerosi giorni in coma finchèfinché il 13 ottobre viene trasferito nel reparto di rianimazione dell'Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì in una condizione generale di criticità ma con segni di risveglio e lento miglioramento. Il M° Hosokava non si ristabilì più in piena salute e dovette per questo abbandonare la pratica dell'Aikido.
*Il 31 marzo 2005 muore ''Giorgio Veneri'', un vero e proprio "pilastro" per l'organizzazione dell' ''Aikikai d'Italia''. Nel 1978 il M° ''Veneri'' ricoperse la carica Presidente della F.E.A./E.A.F e nel 1982 quella di Presidente del comitato direttivo della I.A.F. mantenendo tale incarico fino al 1994.<ref>[http://www.aikikai.it/biografie/Veneri.htm biografia di ''Giorgio Veneri'']</ref><br>
Questo tipo di accadimenti che seguono da vicino il raggiungimento di gradi dan elevati (5° e 6° dan) da parte di numerosi allievi delle generazioni più giovani di aikidoisti, segna l'avvio di un periodo di mutamento degli equilibri storici di potere e gerarchici, sia nell'Aikikai d'Italia sia in altre organizzazioni italiane di pratica aikidoistica.