Con l' espressione '''condizione umana''' in filosofia si tende ad indicare la totalità dell'[[esperienza]] di essere [[Homo sapiens sapiens|umano]]. Come entità mortali, esistonoEsiste una serie di eventi [[Biologia|biologicamente]] determinati che sono comuniinevitabili allaper maggiorle partevite delledi esistenzetutti umanegli uomini, ed altri che sono inevitabilicomuni peralla tuttimaggior parte delle esistenze umane. LaLo viasvolgersi continuadella invita a cui gli esseri umani reagiscono o si occupanoadattano iè questiquello eventich èevine inteso come ''la condizione umana''. Comunque, la natura e lo scopo preciso di ciò che si intende per condizione umana è un problema filosofico in sè.
Il termine viene usato anche in un senso [[Metafisica|metafisico]] per descrivere gioia, terrore e altri sentimenti ed emozioni associati con l'[[Essere (filosofia)|essere]] e l'[[esistenza]]. Gli uomini, ad un gradolivello apparentemente superiore a quello di tutte le altre forme di vita, sono coscienti del fluire del tempo, possono ricordare il passato ed immaginare il futuro, e sono intimamente consapevoli della propria [[Morte|mortalità]]. Solo per gli essere umani è noto il fatto che si pongono domande relative allo scopo della vita al di là della necessità basilare della sopravvivenza, o alla natura dell'esistenza al di là di ciò che è [[A priori|empiricamente]] apparente: "qual è il [[senso della vita]]? Perché sono nato? Perché sono qui? Dove andrò quando morirò?
La lottaricerca umana per cercaretrovare risposte a queste domande è ciò che definisce la condizione umana in questo senso del termine. Nel [[secolo XX|secolo scorso]] la problematica della condizione umana e' stata al centro di interesse da parte di alcuni filosofi occidentali come [[Martin Heidegger]], [[Jean-Paul Sartre]] e [[José Ortega y Gasset]].