Discussione:Le Corbusier: differenze tra le versioni

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Ho eliminato anche alcune frasi dell'articolo perché parziali e fuorvianti per un lettore non a conoscenza dell'argomento --[[Utente:Carlo Becciu|Carlo Becciu]] 23:33, Ago 1, 2005
 
Puntualizzazione: avevo inserito il testo "manifesto", non perchè ritenessi fosse un saggio particolarmente ben esposto, ma solo perchè la voce precedente era talmente inaccettabileinadeguata, che qualunque cosa poteva sostituirla migliorandonemigliorarne la situazione di desolante povertà.
Che ci siano considerazioni personali, è invece una sua considerazione personale ( evidentemente non ha letto il libro ), il mio testo riporta esclusivamente le tesi di L.C. il quale evidentemente aveva un punto di vista non neutrale...
 
:Riporto qui il testo cassato, in attesa di una sistemazione più opportuna. --[[Utente:Fredericks|Fede]] ([[Discussioni utente:Fredericks|msg]]) 00:15, Ago 2, 2005 (CEST)
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Che cosa hanno in comune il Partenone ed una automobile?
L.C. affermarisponde:"entrambi sono un prodotto di selezione applicato ad uno standard" entrambi esprimono a pieno e sinceramente lo spirito dell'epoca in cui sono stati creati; eppure,nell'epoca contemporanea, quello stile sinceramente espresso dai prodotti industriali, non viene riconosciuto come "STILE", come rivelazione autentica dello spirito della modernità su cui fondare dei nuovi principi creativi ed anche estetici. Al contrario la mentalità dominante(quella cioè della classe borghese)si rifiuta di riconoscere come propri quei modelli che essa stessa al proprio culmine ha prodotto, ostinandosi a vagheggiare ed a tentare di riprodurre nella vita di tutti i giornivagheggiando le forme di un passato ormai svuotato da qualsiasi contenuto essenziale,puro ornamento.
Tutto l'impegno del le Corbusier comunicatore è volto a diffondere questo messaggio di rinnovamento dello spirito e del gusto, prima ancora che della realtà materiale.
Sovrapponendo ad un simbolo universalmente riconosciuto quale è il partenone (in pratica l'archetipo stesso della civiltà occidentale) l'immagine dell'automobile (a sua volta, icona della rivoluzione industriale), si vuole dimostrare la persistenza più o meno costante nel corso dei secoli in occidente, di un "sentimento geometrico" che a partire da un problema ben posto, in un continuo processo di perfezionamento si pone alla ricerca… e inevitabilmente trova una soluzione.
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