Informatica quantistica: differenze tra le versioni
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Le ''regole'' che stanno alla base del calcolo quantistico differiscono notevolmente da quelle classiche, e sembrano molto più restrittive. In realtà, è possibile mostrare che le macchine di Turing quantistiche (QTM) non solo permettono di raggiungere la stessa affidabilità nei calcoli, ma riescono a eseguire compiti che le macchine di Turing classiche non possono fare: ad esempio, generare numeri veramente casuali, e non pseudo-casuali.
Andiamo ed elencare i principi:
#L'[[informazione quantistica]] non può essere '''copiata''' con fedeltà assoluta, e quindi neanche '''letta''' con fedeltà assoluta. ([[William Wooters]], [[1982]]).
#L'[[informazione quantistica]] può invece essere '''trasferita''' con fedeltà assoluta, a patto che l'originale venga distrutto nel processo. Il teletrasporto quantistico è stato ottenuto per la prima volta da Nielsen, Klinn e LaFlamme nel [[1998]].
#'''Ogni misura''' compiuta su di un sistema quantistico '''distrugge''' la maggior parte dell'informazione, lasciandolo in uno [[stato di energia definita|stato base]]. L'informazione distrutta non può essere recuperata. Questo è una derivazione diretta dai [[postulati della meccanica quantistica]] (PMQ)
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#Alcuni osservabili '''non possono''' avere simultaneamente '''valori definiti''' con precisione, per il [[principio di indeterminazione di Heisenberg]]. Ciò ci impedisce sia di stabilire con esattezza le [[condizioni iniziali]] prima del calcolo, sia di leggere i risultati con precisione.
#L'[[informazione quantistica]] può essere codificata, e solitamente lo è, tramite '''correlazioni non-locali''' tra parti differenti di un sistema fisico. In pratica, si utilizza l'''[[entanglement]]''.
==Bibliografia e Letture consigliate==
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