Repubblica Sociale Italiana: differenze tra le versioni
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Come si può vedere, a causa delle ingentissime spese di guerra (contributi pagati all'esercito germanico e spese per le riparazioni dei danni causati dai bombardamenti indiscriminati sulle città) il bilancio (il conto economico) si chiuse con un passivo di circa 300 miliardi di lire compensato da operazioni finanziarie straordinarie che portarono a chiudere il risultato del 1944 con un leggero avanzo di 20,9 miliardi di lire. Nella Repubblica Sociale la direzione delle cose militari era di competenza dell'alto comando tedesco, meno vincolata era l'amministrazione civile essendo formalmente sotto il controllo di Mussolini. Invece, nel regno del sud, tutti i provvedimenti dovevano essere approvato dal governatore militare alleato. Ad esempio la legge sulla [[Socializzazione (fascismo)|socializzazione]] delle imprese non fu gradita all'alto comando tedesco.{{citazione necessaria}} D'altra parte anche in campo militare si sono dati casi in cui i militari della RSI non erano poi così totalmente sottomessi ai comandi germanici. {{citazione necessaria}} L'armata "Liguria", ad esempio, che comprendeva, oltre alle quattro divisioni della RSI (''Divisione Alpina Monterosa|"Monterosa'', ''Littorio'', ''San Marco'', ''Italia'') anche divisioni tedesche, era sotto il comando del generale [[Rodolfo Graziani]]. E un settore della [[linea Gotica]] occidentale (fronte della [[Garfagnana]]) era retto esclusivamente da truppe italiane comandate dal generale [[Mario Carloni]].
A nome di [[Ezra Pound]] fu proposto un nuovo tipo di [[imposte|prelievo fiscale]], ovvero la sua abolizione. Sua l' ideazione della "[[fiscalità monetaria]]", basata sulla constatazione che se lo stato crea valore nominale ([[moneta]]) ciò provoca inevitabilmente [[inflazione]], ma eliminando il prelievo fiscale e sostituendolo con l' emissione di "[[moneta di ghiaccio]]" questo surplus si annulla in quanto il mancato peso fiscale sugli scambi compensa la maggiorazione dei prezzi fino ad arrivare ad una stasi monetaria perpetua (variabile solo a causa di fluttuazioni del [[Prodotto interno lordo|PIL]]). Secondo Ezra ciò renderebbe più equa la distribuzione delle ricchezze in quanto non esisterebbe più il concetto stesso di [[evasione fiscale]] e i costi pubblici sarebbero ripartiti sulla base degli scambi monetari e cioè dei consumi personali. Ciò involontariamente realizzerebbe lo slogan [[Karl Marx|marxista]] ''"da ognuno secondo le sue capacità, ad ognuno secondo i suoi bisogni"''. Inoltre si eliminerebbe tutto l' [[Ministero dell'Economia e delle Finanze|apparato burocratico statale]] finalizzato alla riscossione e gestione delle tasse. Tale misura fu osteggiata dai [[plutocrazia|poteri economici]] durante il periodo del "ventennio", ma fu accolta con entusiasmo durante la "R.S.I." nell' ambito del rivoluzionamento dell' economia assieme a corporativismo e socializzazione, approvando la sua applicazione nel 1943, ma non potendo mai effettivamente applicarlo a causa delle vicende della seconda guerra mondiale.<ref> Articolo pubblicato il 26 febbraio 2004 sul quotidiano “ROMA” di Napoli http://it.muestrarios.org/b/moneta-ed-usura-secondo-ezra-pound-di-antonio-pantano.html</ref>
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