Cantiere Pattison: differenze tra le versioni

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Nel 1864 l'industriale [[Regno Unito|inglese]] Giovanni Pattison, originatio di [[Newcastle upon Tyne|Newcastle]], che nel 1853, in società con un altro industriale inglese, Thomas Richard Guppy di [[Bristol]], aveva fondato la società «Guppy & Co.», aprì a Napoli un nuovo stabilimento meccanico, con annesso cantiere navale con 600 operai.<ref>[http://storiaindustria.blogspot.com/ L’evoluzione dell’industria nel napoletano]</ref>
 
Il primo insediamento industriale Pattison<ref>[http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/D.054586321f626616f38f/P/BLOB:ID%3D1110 Pattison]</ref> trovò la sua ubicazione in un’anticoun antico setificio risalente probabilmente agli [[anni 1830|anni '30]] del [[XIX secolo]] in un’area posta lungo il tracciato della [[Ferrovia Napoli-Portici]] che in quel periodo costituì un riferimento strategico per la localizzazione dei primi opifici industriali e che caratterizzò, dal punto di vista urbanistico, l’intera zona. Lo stabilimento originario venne in seguito assorbito dall’ampliamento degli stabilimenti della Pattison, opificio metalmeccanico e fonderia. La Pattison nei decenni successivi amplia il proprio insediamento acquisendo progressivamente altre fabbriche adiacenti e realizzando anche un cantiere
setificio risalente probabilmente agli [[anni 1830|anni '30]] del [[XIX secolo]] in un’area posta lungo il tracciato della [[Ferrovia Napoli-Portici]] che in quel periodo costituì un riferimento strategico per la localizzazione dei primi opifici industriali e che caratterizzò, dal punto di vista urbanistico, l’intera zona. Lo stabilimento originario venne in seguito assorbito dall’ampliamento degli stabilimenti della Pattison, opificio metalmeccanico e fonderia. La Pattison nei decenni successivi amplia il proprio insediamento acquisendo progressivamente altre fabbriche adiacenti e realizzando anche un cantiere
navale sulla spiaggia dei Gigli. Nel [[1886]], la Pattison occupava circa 24.000 m<sup>a</sup> tre quarti dei quali coperti, organizzati intorno al complesso dell’ex setificio.
 
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La crisi postbellica colpì duramente l'industria del napoletano e portarono alla chiusura nel [[1924]] dell'[[arsenale]] che verrà poi smantellato definitivamente nel [[1930]]. La Pattison nel [[1931]] confluì con i ''Bacini & Scali Napoletani'' nella società ''Officine & Cantieri Partnenopei'', gestita dall'[[Ansaldo]] e gli [[anni 1930|anni '30]], entrata a far parte della galassia [[IRI]], ricevette numerose commesse pubbliche sopratutto militari con la costruzione di alcune unità del tipo [[Classe Alcione (torpediniera)|Spica]] e [[Classe Orsa (torpediniera)|Orsa]].
 
Nel [[1939]] le società ''Officine & Cantieri Partnenopei'', il Cantiere di Vigliena, le ''Officine Meccaniche e Fonderie'' (ex Hawthorn e Guppy), ed il [[cantiere navale di Castellammare di Stabia]] confluìronoconfluirono nella società [[Navalmeccanica]] con sede a Napoli.
 
== Voci correlate ==