Enrico VI, parte I: differenze tra le versioni

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diamo una mezza sistemata, ma la trama è incompleta e forse i commenti sono più da saggio che da enciclopedia
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Con quest'opera si apre, anche da un punto di vista semplicemente cronologico (la sua stesura è fatta risalire dagli studiosi agli anni [[1588]]-[[1592]]), la lunga e complessa produzione shakespeariana.
 
Il [[dramma storico]], basato sulla vita del monarca [[Enrico VI d'Inghilterra]], si compone di altre due parti: l<nowiki>'</nowiki>''[[Enrico VI, parte II]]'' e l<nowiki>'</nowiki>''[[Enrico VI, parte III]]''.
È il [[dramma]] del potere <ref>Il duca di Alençon dira: «l’essenza dell’autorità» (Atto V, scena 4)</ref>, indagato nei suoi aspetti più torbidi e oscuri, vissuto come [[fatalità]] e [[maledizione]] - come testimonia la maledizione contro gli inglesi di [[Giovanna d'Arco]] sul rogo, nella quarta scena del V atto - che incombe come una cappa asfissiante non solo su chi se lo ritrova a gestire senza averlo cercato (come appunto Enrico VI) ma anche su coloro la cui vita è presentata invece come un’interminabile sforzo per raggiungerlo, agguantarlo e mantenerlo. Il tema del peso del potere è un elemento centrale, che continua a svilupparsi nelle successive parti dell'opera.
 
È il [[dramma]] del potere <ref>Il duca di Alençon diradirà: «l’essenza dell’autorità» (Atto V, scena 4)</ref>, indagato nei suoi aspetti più torbidi e oscuri, vissuto come [[fatalità]] e [[maledizione]] - come testimonia la maledizione contro gli inglesi di [[Giovanna d'Arco]] sul rogo, nella quarta scena del V atto - che incombe come una cappa asfissiante non solo su chi se lo ritrova a gestire senza averlo cercato (come appunto Enrico VI) ma anche su coloro la cui vita è presentata invece come un’interminabile sforzo per raggiungerlo, agguantarlo e mantenerlo. Il tema del peso del potere è un elemento centrale, che continua a svilupparsi nelle successive parti dell'opera.
 
{{quote|Ci fu mai monarca che occupasse un trono in terra e fosse meno felice di me? Appena uscito di culla fui fatto re all’età di nove mesi; e non vi fu mai suddito che desiderasse di essere sovrano quanto io desidero di essere suddito|[[Enrico VI, parte II]] - Atto 4, scena 9}}