Giuseppe d'Arimatea: differenze tra le versioni

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Queste leggende nacquero nel XII secolo, quando Giuseppe fu messo in relazione al [[Materia di Britannia|ciclo arturiano]] come primo custode del Santo Graal; il primo riferimento è presente nel ''Joseph d'Arimathie'' di [[Robert de Boron]], in cui Gesù appare a Giuseppe consegnandogli il Graal e questi lo manda con i suoi seguaci in Britannia. Questo tema fu sviluppato nelle opere successive di Boron e del ciclo arturiano, finché, in opere tarde, si affermò che Giuseppe stesso di recò in Britannia diventandone il primo vescovo.
 
=== Giuseppe in Britannia ===
 
In nessuno dei più antichi racconti dell'arrivo del cristianesimo in Britannia si menziona Giuseppe di Arimatea. È solo nella ''Vita di Maria Maddalena'' di [[Rabano Mauro]] (780-856), arcivescovo di Magonza, che compare il primo collegamento tra Giuseppe e la Britannia: secondo il racconto di Rabano, Giuseppe fu inviato in Britannia, e fino in Francia fu accompagnato da «le due sorelle di Betania, Maria e Marta, Lazzaro (che fu risorto dai morti), sant'Eutropio, santa Salomé, san Cleone, san Saturnino, santa Maria Maddalena, Marcella (serva delle sorelle di Betania), san Massio o Massimino, san Marziale, e san Trofimo o Restituto».
 
== Note ==