Partito Sardo d'Azione: differenze tra le versioni
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Il '''Partito Sardo d'Azione''' ('''
Lo stesso Lussu, resosi conto, al suo rientro in Sardegna dopo la grande guerra, che 3/4 del partito era dichiaratamente indipendentista, lasciò il partito nel [[1948]] per fondare il ''Partito Socialista Sardo d'Azione'', che quasi immediatamente confluì nel [[Partito Socialista Italiano]].
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Con quattro consiglieri regionali ha partecipato alla Giunta di governo di centrosinistra facendo approvare nelperiodo tra il 1994 e il 1996 provvedimenti importanti quali la legge sulla tutela della lingua sarda, la legge di riforma delle province e la legge sulla bandiera sarda, vista come elemento di unione nazionale del popolo sardo (segretari nazionali di quel periodo Cecilia Contu fino al 1995 e Lorenzo Palermo fino al 1997).
Con il patto siglato fra Prodi ed il segretario Palermo il Partito sardo elegge nel 1996 il proprio presidente Franco Meloni al Senato.
Entrata in crisi l'alleanza con il centrosinistra il Partito ha conosciuto un periodo di grave agitazione interna, e la lunga reggenza istituzionale del Presidente Meloni; e ciò fino al congresso di Sassari del luglio 2000 che ha visto eletti
Il PSdAz deve reggere la critica di essersi spesso "autoesclusosi" dai giochi della politica sarda con la scelta di non schierarsi né col [[centrodestra]] né col [[centrosinistra]], come avvenuto alle elezioni regionali del [[1999]] (vinte dal [[centrodestra]]), alle elezioni politiche del 2001 e a quelle regionali del [[2004]] che hanno visto la netta affermazione di [[Renato Soru]], già presidente di [[Tiscali]] e ''leader'' del [[centrosinistra]].
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