Fortezza Vecchia: differenze tra le versioni

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In età [[Medioevo|medioevale]] il nucleo originario della fortezza era costituito da una torre quadrata posta ai margini di [[Porto Pisano]], il grande scalo portuale che si estendeva tra [[Pisa]] e l'allora villaggio labronico.
Successivamente, a breve distanza dalla prima, fu innalzata una seconda torre a pianta circolare, che la tradizione vuole costruita per volontà di [[Matilde di Canossa]], pur senza effettivi riscontri storici.
Dopo la seconda metà del [[XIV secolo|Trecento]] le due torri furono unite da una cinta muraria voluta dalla [[Storia di Pisa|Repubblica di Pisa]], la cosiddetta "''Quadratura dei Pisani''" (o "Rocca Nuova"), probabilmente in sostituzione di una precedente palizzata lignea.
 
La Quadratura dei Pisani fu eretta intorno al [[1377]], benchè alcuni storici la facessero risalire alla costruzione delle mura di Livorno castello ([[1392]]). Fu detta, appunto, anche "Rocca Nuova" per distinguerla dalla "Rocca Vecchia", una fortificazione quadrata non distante dall'attuale Fortezza Vecchia, nell'area in cui ora sorge il [[Monumento dei Quattro mori]]. Secondo alcuni fu costruita dai pisani Puccio di Landuccio e Francesco di Giovanni Giordani. Con il "Mastio di Matilde" adiacente aveva funzione di cittadella sul mare a difesa dell'ingresso meridionale di quanto restava dell'insabbiato Porto Pisano e della limitrofa cala labronica (Pamiglione). Era quindi la sede della guarnigione del porto, venendo successivamente inglobata nella Fortezza Vecchia.
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La fortezza vera e propria risale tuttavia al [[XVI secolo]], quando i [[Medici]], divenuti padroni del castello di Livorno, avviarono un'importante trasformazione delle strutture preesistenti.
I lavori iniziarono nel [[1519]] su progetto di [[Antonio da Sangallo il Vecchio]] e si conclusero nel [[1534]], sotto il duca Alessandro de' Medici, come riportato in una lastra commemorativa ancora conservata all'internosulle mura dello stesso fortilizio (''Alex. Med. Dux Flor. Anno D. 1534, die prima Aprilis W. Semper'').
 
Pochi anni dopo, il granduca [[Cosimo I de' Medici]] volle realizzarvi un palazzo per farne la propria residenza durante le sue frequenti visite alla città; l'edificio, completato intorno al [[1546]], sorgeva al di sopra della "Quadratura dei Pisani" e dominava per la sua imponenza il profilo della fortezza. Lo stesso granduca volle edificare, all'esterno della fortificazione, una residenza per il suo seguito (attuale [[Palazzo Mediceo]]).
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La [[seconda guerra mondiale]] causò danni ingentissimi, distruggendo quasi completamente il Palazzo di Cosimo e la maggior parte degli edifici presenti sugli spalti, ad esclusione del possente [[Maschio (architettura)|Mastio]] di Matilde.
A partire dagli [[Anni_1970|anni settanta]] è stato avviato un impegnativo programma di restauro, che ha recentemente riconsegnato gran parte della complesso alla cittadinanza.
 
== Descrizione==
 
Si accedeva al complesso fortificato solo via mare. Una piccola chiatta, trainata da una fune tesa tra la Fortezza e l'antico scalo, ancora esistente della scomparsa Piazza S. Trinita, conduceva all'ingresso est, in adiacenza all'orecchione del bastione dell'Ampolletta. Sbarcati al piccolo ttracco, ci si trova di fronte ad un imponente portale incassato nella scarpata muraria. Il suo arco è ornato da pietre di Vada tagliate a cuneo pere adeguarla alla strombatura; l'ingresso è chiamato "Porta del Duca". Sopra al prtone un'iscrizione marmorea con stemma mediceo riporta il motto del duca Alessandro: Sotto una fede et legge un Signor solo". Oltre il robusto portone si apre una galleria coperta con una caditoia cerntrale al soffitto ed una saracinesca in ferro per la difesa. Vi si trovava il posto di guardia e immediatamente dopo il "Cortile d'Arme" a pianta quadrata. da qui un secondo portone protetto da due feritorie si sale per una rampa ad uso dei cavalli e carriaggi, fiancheggiata da scalini per i pedoni. Questa immette alla spianata della Fortezza e all'adiacenta piazza della cisterna. Vi si affacciavano gli edifici più importanti: gli alloggi della guarnigione che potevano ospitare fino a cinquemila uomini, il palazzo di Cosimo I (1544), la chiesa e la cappella, la cisterna dell'acqua, purificata con un ingegnoso sistema di filtraggio naturale
 
==Descrizione==