Manuele File: differenze tra le versioni

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File è la controparte di [[Teodoro Prodromo]] all'epoca dei [[Comneni]]; il suo personaggio, come mostrato nei suoi poemi, è quello di un poeta mendicante, che dichiara di essere povero, e pronto alle più grandi adulazioni pur di ottenere la protezione dei potenti. Tranne un'opera in prosa non rilevante, la sua produzione è tutta in versi. Il metro utilizzato è di solito il [[trimetro giambico]] dodecasillabico.
 
File scrisse poemi trattanti una grande varietà di argomenti: sulle caratteristiche degli animali, basata principalmente sugli scritti di [[Claudio Eliano|Eliano]] e di [[Oppiano]], un poema didascalico di circa 2000 versi, dedicato a [[Michele IX di Bisanzio|Michele IX Paleologo]]; sull' elefante; sulle piante; un poema necrologico, probabilmente scritto alla morte di uno dei figli dell'Imperatore; un [[panegirico]] su [[Giovanni VI di Bisanzio|Giovanni VI KantakouzenosCantacuzeno]], in forma di dialogo; una conversazione tra un uomo e la sua anima; su argomenti ecclesiastici, come ad esempio festività religiose, credenze Cristiane, i santi e i padri della Chiesa; su opere d'arte, come le opere più belle dell'iconografia Bizantinabizantina; poesie occasionali, molte delle quali sono semplicemente lettere supplichevoli in versi.
 
===Edizioni===