Colorante acido: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Acidyellow23-3.jpg|right|thumb|Esempio di colorante acido non metallizzato (classe monoazoici)]]
I '''coloranti acidi''' (o coloranti anionici) sono generalmente sali di [[sodio]] di [[acidi solfonici]] [[aromatici]]. Vengono suddivisi, a seconda della presenza o meno di uno [[ione]] metallico all’interno della molecola di [[colorante]], in non metallizzati e premetallizzati. Questi ultimi possono essere 1:1 o 1:2, dipendetementedipendentemente dal rapporto fra ione metallico e molecola di colorante.
La struttura molecolare, generalmente piccola e corta, è caratterizzata da più gruppi anionici e da parti [[cromogene]] appartenenti alle classi degli azoici (mono o dis, 65%), degli antrachinonici (per i toni scuri, 15%) e del trifenilmetano (12%). Possono inoltre essere presenti gruppi auxocromi (OH oppure NH<sub>2</sub>) e parti idrofobe ([[gruppi alchilici]] a catena lunga) per aumentare le [[solidità]].
 
Data la presenza di [[gruppi solfonici]] sono coloranti solubili in acqua chela sicui disgregano[[solubilità]] conaumenta l’aumentocon dellala temperatura.
 
Gli antrachinonici sono più solidi alla luce e ai trattamenti ad umido.
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== Classificazione ==
Per i premetallizatipremetallizzati èbisogna opportuno differenziare il fatto chedistinguere gli 1:1, che vengono utilizzati solo in ambiente fortemente acido e solo con la [[lana]], mentre glidagli 1:2 (che possono essere sia solubili che insolubili), i quali invece vengono utilizzati sia per la [[lana]], che per la [[seta]], che per le [[fibre poliammidiche]]. Gli 1:2 solubili richiedono un ambiente debolmente acido, mentre quelli insolubili vengono applicati come i [[coloranti dispersi]].
 
Poiché il [[pH]] a cui avviene la tintura influenza notevolmente l’egualizzazionel’[[egualizzazione]], i coloranti acidi vengono divisi in sottoclassi tintoriali:
 
'''Classe I'''
 
Tingono le [[fibre proteiche]] a valori di [[pH]] compresi tra 2 e 4 (utilizzando H<sub>2</sub>SO<sub>4</sub> o [[HCOOH]]).
I coloranti acidi di questa sottoclasse sono caretterizzaticaratterizzati da una buona egualizzazione, anche se necessitano di [[solfato di sodio]] (o sapone di sgommatura per la tintura della [[seta]]) come egualizzante per ritardare la penetrazione del [[colorante]], competendo con esso. Danno scarse solidità.
 
'''Classe II (follone)'''
 
Tingono le [[fibre proteiche]] a valori di [[pH]] compresi tra 4 e 6 (utilizzando CH<sub>3</sub>COOH e poco Na<sub>2</sub>SO<sub>2</sub>4).
I coloranti acidi di questa sottoclasse sono caretterizzaticaratterizzati da una egualizzazione e da solidità intermedie. Necessitano di [[solfato di sodio]], ma la sua azione egualizzante è limitata all’aggregazione del [[colorante]].
 
'''Classe III (superfollone)'''
 
Tingono le [[fibre proteiche]] a valori di [[pH]] compresi tra 6 e 8 (utilizzando CH<sub>3</sub>COONa).
I coloranti acidi di questa sottoclasse sono caretterizzaticaratterizzati da una cattiva egualizzazione, e di conseguenza necessitano di prodotti ausiliari per favorire l’egualizzazione. Danno buone solidità e sono milling dyes (ottimi per la [[follatura]] perché molto solidi).
 
'''Gruppo A'''
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I coloranti non metallizzati formano prevalentemente legami di tipo ionico:
ColSO<sub>3</sub><sup>-</sup> <sup>+</sup>NH3-L-COOH
 
Per questo motivo la [[lana]] si tinge ad un [[pH]] che aumenta al massimo la [[carica positiva]] della fibra.
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I [[coloranti]] premetallizzati, oltre al [[legame ionico]] tra gruppo anionico e gruppi cationici della fibra, formano legami fra ione metalllico (generalmente cromo) e gruppi anionici della fibra:
Col-Cr<sup>+</sup> <sup>-</sup> OOC-L-NH<sub>2</sub>
 
e fra ione metallico e doppietti liberi presenti sugli atomi di azoto della fibra:
 
Col-Cr<sup>+</sup> <--|NH=
 
Gli 1:2, avendo a disposizione due ioni metallici per molecola di colorante, formano un maggior numero maggiore di legami,che simostrando traduceper inquesto maggiori[[solidita']] soliditàmaggiori.
 
== Tintura ==
La tintura si effettua in bagno acquoso. Il valore di [[pH]] dipende dalla sottoclasse a cui il colorante appartiene, e deve essere sempre ben controllato. La temperatura ha l’effetto di aumentare la velocità di tintura; per la sottoclasse III l’aumento deve essere più lento per migliorare l’egualizzazione.
 
[[Immagine:Esaurimento classe II.jpg|left|thumb|Curva di esaurimento della sottoclasse tintoriale II]]
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La tintura con coloranti acidi delle [[fibre poliammidiche]] richiede che quest’ultime abbiano un elevato numero di [[gruppi amminici]] terminali.