La speciale capacità del palladio di assorbire idrogeno fu riconosciuta verso la fine del diciannovesimo secolo da Tommaso Graham.<ref name="DOE_1989_7">U.S. Department of Energy (1989). "''[http://www.ncas.org/erab A Report of the Energy Research Advisory Board to the United States Department of Energy]''", Washington US (25 May 2008)</ref>. Nel 1926, due scienziati Tedeschi, F. Paneth e K. Peters, pubblicarono un lavoro sulla presunta trasformazione spontanea di idrogeno in elio da catalisi nucleare, quando l'idrogeno è assorbito da palladio a temperatura ambiente<ref name="DOE_1989_7"/><ref>Paneth, F., and K. Peters (1926), ''Nature,'' '''118,''' 526.</ref>. Successivamente questi autori ammisero che l'elio da loro hanno misurato era dovuto ad un inquinamento di elio presente, in modo naturale, nell'aria. Nel 1927, lo scienziato svedese J. Tandberg affermò di aver ottenuto una miscela di idrogeno in elio all'interno di una cella elettrolitica con elettrodi in palladio<ref name="DOE_1989_7"/>. Sulla base di tale lavoro chiese un brevetto svedese dal titolo: "''un metodo che produce elio e utili reazioni energetiche''".<BR>Dopo la scoperta del [[deuterio]], nel 1932, Tandberg continuò i suoi esperimenti con l'[[acqua pesante]]. Causa però la precedente scoperta della reazione di Paneth e Peters', seguita poi dalla sua ritrattazione, il brevetto di Tandberg's sarebbe comunque risultato non valido<ref name="DOE_1989_7"/>.<BR>Il termine ''fusione fredda'' ("cold fusion") è stato coniato da Paul Palmer della ''Brigham Young University'' nel 1986 durante una ricerca di ''geo fusione'' ("geo-fusion") sulla possibilità di esistenza di fenomeni di fusione all'interno dei nuclei planetari<ref>Kowalski, Ludwik (2004), "''[http://pages.csam.montclair.edu/~kowalski/cf/131history.html Jones’s manuscript on History of Cold Fusion at BYU]''", Montclair, NJ: [http://pages.csam.montclair.edu csam.montclair.edu].</ref>.
==Fusione Fredda a confinamento chimico, L'annuncio di Fleischmann e Pons==