Stop down: differenze tra le versioni

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Con il termine '''Stop down''', in [[fotografia]] con apparecchi [[Single Lens Reflex|reflex]], si intende la tecnica in cui il [[Diaframma (ottica)|diaframma]] è chiuso in ogni istante al valore impostato dal [[fotografo]], si contrappone a ''full aperturepreselection'' (o ''tutta aperturapreselezione'') cheo è la tecnica''preset'' in cui il diaframma si chiude al valore impostato solo durante l'esposizione. Quest'ultimo sistema, storicamente posteriore, è denominato anche ''diaframmafull automaticoaperture''. Esisteo anche''tutta unaapertura''. terzaLa tecnica denominata ''preseta preselezione'' (puo' essere automatica o manuale, nel primo caso si parla di ''diaframma a preselezione automatica''), sporadicamenteo usata''diaframma inautomatico'' passatoe non sono necessarie operazioni aggiuntive da parte del fotografo, innel cuisecondo ilcaso si parla di ''diaframma sia chiudepreselezione almanuale'' valoreo selezionatosemplicemente solodi quando''diaframma a preselezione'' ed è necessario che il [[fotografo]] azionaazioni uno specifico comando dedicato (pulsante o [[Ghiera (meccanica)|ghiera]]), per chiudere il chediaframma al valore preimpostato, questo avviene normalmente dopo la messa a fuoco e poco prima dello scatto. Da notare che utilizzando la massima apertura non vi sono differenze operative tra le tre tecniche: il diaframma rimane sempre completamente aperto.
 
La tecnica ''preset automatica'' rappresenta un'importante evoluzione nella fotografia reflex degli anni '60: gli obiettivi commercializzati in questo decennio riportano spesso la dicitura "auto".
Per estensione, nei sistemi reflex dotati di [[esposimetro]] [[TTL]], la tecnica ''stop down'' implica che la misurazione della luce è effettuata con diaframma già posizionato al medesimo valore che avrà durante lo scatto, mentre la tecnica ''full aperture'' comporta che la lettura esposimetrica è effettuata mantenendo il diaframma completamente aperto; il valore impostato dal fotografo è trasmesso per via meccanica o elettrica all'esposimetro che puo' tenerne conto e fornire così il risultato corretto, quest'ultima tecnica è denominata "simulazione di diaframma". La tecnica ''preset'' equivale ad una ''full aperture'' semiautomatica.
 
Per estensione, nei sistemi reflex dotati di [[esposimetro]] [[TTL]], la tecnica ''stop down'' implica che la misurazione della luce è effettuata con diaframma già posizionato al medesimo valore che avrà durante lo scatto, mentre la tecnica ''full aperturepreset'' comporta che la lettura esposimetrica è effettuata mantenendo il diaframma completamente aperto; il valore impostato dal fotografo è trasmesso per via meccanica o elettrica all'esposimetro che puo' tenerne conto e fornire così il risultato corretto, quest'ultima tecnica è denominata "simulazione di diaframma". LaDa tecnicatenere presente che permangono le differenze operative tra ''preset'' equivaleautomatica ad unae ''full aperturepreset'' semiautomatica.manuale
 
La tecnica ''stop down'' ha il grosso svantaggio di diminuire la luminosità del mirino durante la [[Composizione (fotografia)|composizione]] e di rendere più difficile la messa a fuoco manuale perché in queste condizioni la chiusura del diaframma aumenta la [[profondità di campo]] ed il corretto piano di messa a fuoco è identificabile con maggiore difficoltà. Anche i sistemi di messa a fuoco automatica sono progettati per lavorare a ''tutta apertura'' e comunque non funzionano se il diaframma è chiuso oltre un limite definito dipendente dalle specifiche di progetto (tipicamente f/5,6).
 
Per i motivi suddetti le macchine fotografiche moderne lavorano normalmente in ''fullpreset apertureautomatica'', su molti modelli è comunque possibile chiudere manualmente il diaframma al valore impostato per poter valutare la profondità di campo durante la composizione.
 
Il metodo ''stop down'' sopravvive in alcuni ambiti specifici ove per limitazioni tecniche o incompatibilità tra sistemi la simulazione di diaframma non è possibile, ad esempio negli obiettivi tilt and shift appartenenti a sistemi con simulazione ad accoppiamento meccanico, nell'impiego di tubi di prolunga e nell'utilizzo di anelli adattatori tra obiettivi e corpi di sistemi diversi.