Utente:Mau db/Prove: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Il teatro elisabettiano: +ref |
|||
Riga 60:
Se Lyly riprese nelle commedie la [[mitologia classica]] e le leggende per celebrare i fasti del regno elisabettiano come una ripresa dell'età dell'oro, George Peele incentrò la sua produzione sui [[dramma|drammi]] patriottici e [[dramma storico|storici]], mentre Robert Greene si riservò di attingere ampiamente alla [[letteratura fantastica]] di derivazione dalla [[novellistica]].
[[Christopher Marlowe]], spirito inquieto e ribelle, rivendica fortemente l'autorialità del singolo a scapito della produzione plurale frutto di collaborazioni<ref>Franco Marenco. ''Gli inizi del teatro moderno'' in AA.VV. ''Storia del teatro moderno e contemporaneo'', Einaudi Torino 2000, pag. 351.</ref>: la tensione dialettica delle sue opere miste ad una dose di volontà di stupire e di stravolgere l'ordine costituito sono riscontrabili in opere come ''[[Tamerlano il grande]]'' del [[1587]]-[[1588]], dove il [[personaggio]] principale diviene stereotipo del protagonista marlowiano, ossia l'uomo venuto dal nulla che raggiunge il potere imponendo il suo pensiero al di sopra delle ipocrisie sociali con una dose di sarcasmo e sfacciataggine che lo pongono in atteggiamento di sfida. Ancor più celebre è il suo ''[[La tragica storia del Dottor Faust|Doctor Faustus]]'' del [[1588]]-[[1593]], dove trasforma un libello in dramma dalle tinte fosche e luciferine, in una celebrazione del dramma dell'interiorità che lo renderà celebre ai posteri per l'innovativo messaggio contenuto.
Lontano dalla formazione universitaria fu invece [[Thomas Kyd]], di cui ci rimane il testo ''[[La tragedia spagnola]]'' ([[1582]]-[[1592]]) che si configura come la prima [[tragedia di vendetta]] (''revenge tragedy''), articolato su più livelli [[metateatro|metateatrali]] grazie all'utilizzo del discorso drammatico diviso tra i personaggi che agiscono le scene e il coro di fantasmi che le commenta.
|