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Bougainville e circumnavigazione
Bougainville e buon selvaggio
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== La [[circumnavigazione]] del globo ==
In precedenza ([[1766]]), Bougainville era rientrato in Francia per le trattative connesse alla cessione delle Falkland e aveva ottenuto da [[Luigi XV]] l'autorizzazione a circumnavigare il globo: sarebbe stato il primo francese a compiere quell'impresa<ref>E il 14° nella storia della navigazione.</ref> che, si sperava, avrebbe ridato fulgore al prestigio del paese, appannatosi dopo la sconfitta nella guerra dei sette anni. Il [[15 dicembre]] [[1766]] Bougainville salpò da [[Brest]] con la fregata ''La Boudeuse'' per la sua spedizione e, dopo la tappa al Río de la Plata e la successiva cerimonia ufficiale di cessione alle Falkland, venne raggiunto a [[Rio de Janeiro]] ([[13 giugno]] [[1767]]) dalla nave da carico ''L'Étoile'', che portava a bordo anche un disegnatore, un astronomo e il naturalista [[Philibert Commerçon]]<ref>Insieme al suo valletto che, un anno dopo, il medico di bordo scoprì essere una donna, Jeanne Baré (o Baret), moglie dello stesso Commerçon, e quindi prima donna in assoluto ad aver effettuato la circumnavigazione del globo.</ref> che proprio in [[Brasile]] scoprì un nuovo genere di pianta, da lui in seguito descritta con il nome di [[Bougainvillea]] in onore del capo della spedizione.
 
Attraversato lo [[stretto di Magellano]], dove Commerçon osservò un tipo particolare di delfino cui diede il proprio nome ([[Cephalorhynchus commersonii]]), le due navi esplorarono l'immenso e pericoloso arcipelago delle [[Tuamotu]] ([[22 marzo]] [[1768]]) e il gruppo delle [[Isole del Vento]], toccando [[Mehetia]] ([[2 aprile]] [[1768]]) e approdando poi a [[Tahiti]], che Bougainville chiamò ''Nuova Citera'' rivendicandone la scoperta poiché ancora non sapeva che l'inglese [[Samuel Wallis]] vi era sbarcato dieci mesi prima. Da Tahiti la spedizione proseguì la sua rotta verso occidente raggiungendo le [[Samoa]] e le [[Nuove Ebridi]]. Dall'isola di [[Espiritu Santo]] si mosse alla ricerca del favoleggiato "continente meridionale", (l'aristotelica ''[[Terra Australis]] incognita'',) arrivando quasi a scoprire la [[Grande barriera corallina]] ([[4 giugno]] [[1768]]), ma allontanandosene a causa della violenza delle onde in cui si imbatté. Bougainville risalì quindi verso nord-est navigando fra le [[isole Salomone]], che tuttavia non esplorò per l'ostilità degli indigeni e limitandosi a dare il proprio nome a una vasta [[Bougainville (isola)|isola]] di quell'arcipelago. Raggiunta la [[Nuova Irlanda]], la spedizione fu attaccata dalla popolazione dell'isola e perciò fece rotta verso le [[Molucche]]. Solo a [[Batavia]] (Giacarta), Bougainville apprese delle esplorazioni di Samuel Wallis e Philip Carteret che pure vi avevano fatto scalo sulla via del ritorno.
 
Il [[16 marzo]] [[1769]] la spedizione completò il suo viaggio intorno al mondo rientrando a Saint-Malo e facendosi apprezzare, fra le altre cose, anche per le scarsissime perdite subite: soltanto 7 marinai su un equipaggio di oltre 200 uomini. Due anni dopo Bougainville pubblicò il suo ''Voyage autour du monde'' in cui, descrivendo Tahiti, la presentò come una sorta di paradiso terrestre dove uomini e donne vivevano in una felice innocenza, lontani dalla civiltà corrotta, dando così un potente avallo alle teorie sul "[[buon selvaggio]]"<ref>Bougainville portò a Parigi, presentandolo a corte, anche un esemplare reale di "buon selvaggio": il giovane tahitiano Aotourou, offertosi volontariamente di seguirlo in Francia.</ref> diffuse dalla filosofia romantica, in particolare di [[Jean-Jacques Rousseau]], prima della [[Rivoluzione Francese]]. [[Denis Diderot]] scrisse addirittura un ''Supplément au voyage de Bougainville''<ref>Redatto nel 1772, apparve sul periodico manoscritto ''Correspondance littéraire, philosophique et critique'' nel 1773. La sua prima pubblicazione, postuma, è del 1796 negli ''Opuscules philosophiques et littéraires, la plupart posthumes ou inédites''.</ref> in cui, esaltando i costumi tahitiani, criticava severamente lo stile di vita europeo.
 
Attraversato lo [[stretto di Magellano]], dove Commerçon osservò un tipo particolare di delfino cui diede il proprio nome ([[Cephalorhynchus commersonii]]), le due navi esplorarono l'immenso e pericoloso arcipelago delle [[Tuamotu]] ([[22 marzo]] [[1768]]) e il gruppo delle [[Isole del Vento]], toccando [[Mehetia]] ([[2 aprile]] [[1768]]) e approdando poi a [[Tahiti]], che Bougainville chiamò ''Nuova Citera'' rivendicandone la scoperta poiché ancora non sapeva che l'inglese [[Samuel Wallis]] vi era sbarcato dieci mesi prima. Da Tahiti la spedizione proseguì la sua rotta verso occidente raggiungendo le [[Samoa]] e le [[Nuove Ebridi]]. Dall'isola di [[Espiritu Santo]] si mosse alla ricerca del favoleggiato "continente meridionale", l'aristotelica ''[[Terra Australis]] incognita'', arrivando quasi a scoprire la [[Grande barriera corallina]] ([[4 giugno]] [[1768]]), ma allontanandosene a causa della violenza delle onde in cui si imbatté. Bougainville risalì quindi verso nord-est navigando fra le [[isole Salomone]], che tuttavia non esplorò per l'ostilità degli indigeni e limitandosi a dare il proprio nome a una vasta [[Bougainville (isola)|isola]] di quell'arcipelago. Raggiunta la [[Nuova Irlanda]], la spedizione fu attaccata dalla popolazione dell'isola e perciò fece rotta verso le [[Molucche]]. Solo a [[Batavia]] (Giacarta), Bougainville apprese delle esplorazioni di Samuel Wallis e Philip Carteret che pure vi avevano fatto scalo sulla via del ritorno.
 
Il [[16 marzo]] [[1769]] la spedizione completò il suo viaggio intorno al mondo rientrando a Saint-Malo, facendo registrare la perdita di soli 7 marinai su un equipaggio di oltre 200 uomini.
 
 
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== Opere ==
''Traité du calcul intégral, pour servir de suite à l'"Analyse des infiniment-petits" de M. le Marquis de l'Hôpital'', Parigi, Desaint & Saillant, 1754 (2 volumi).<br>
''Voyage autour du monde par la frégate ladu roi La Boudeuse et la flûte l'Etoile'' en 1766, Club1767, des1768 libraireset 1769'', Parigi, 1858Saillant & Nyon, 1771 (2 volumi).
 
==Note==