Camillo Peano: differenze tra le versioni

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Dopo una prestigiosa carriera al Ministero degli Interni, in cui fu ispettore generale e prefetto, divenne Capo di Gabinetto nel [[Governo Giolitti III|terzo Governo Giolitti]] (1906-1909). Nel 1910 la ''Commissione Peano'' per l'edilizia governativa (nominata con decreto del 21 luglio 1910) decise la localizzazione dei principali Ministeri e Uffici Pubblici. <br/>
Allo scoppio della [[prima guerra europeamondiale]], partecipò al dibattito sull'entrata in guerra dell'Italia. Restò famosa una lettera di [[Giovanni Giolitti]] a lui indirizzata dopo i rapporti avuti col principe di Bülow:
{{quote|Potrebbe essere e non apparirebbe improbabile che nelle attuali condizioni dell'Europa, parecchio possa ottenersi senza una guerra.|Lettera di Giolitti a Peano del 24 gennaio 1915}}
Camillo Peano la pubblicò sulla rivista parlamentare "La Tribuna", di cui era direttore. La lettera suscitò molto clamore e valse a Giolitti l’ingeneroso appellativo di "uomo del parecchio".