Enna: differenze tra le versioni

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{{quote|Qui sempre son fior,<br/>qui mai non verna,<br/>qui ride il suol di primavera eterna!|[[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]]}} {{quote|Gli abitanti di questa città sembran tutti sacerdoti della dea Cerere|[[Marco Tullio Cicerone]]}} {{quote|Lassù, nella sua solitudine, questa città sembra incurante del suo passato|[[Roger Peyrefitte]]}}
 
Enna ha origini incerte antecedenti all'influsso [[Antica Grecia|greco]] risalenti al [[XIV secolo a.C.]]: un [[villaggio]], una [[necropoli]] e un [[tempio]] risalenti al [[Neolitico]] sono stati rinvenuti sui colli attorno al Lago di Pergusa, ed in particolare sul colle detto di [[Cozzo Matrice]]. Diversi altri insediamenti nascono durante l'età del rame e poi del bronzo sulle colline che circondano l'altura ennese. Tra essi, in parte già indagati, i centri anonimi di Capodarso, Juculia, Contrada Rossi. Un insediamento di una popolazione indigena, da alcuni identificata con i [[Sicani|sicana]] sarebbe agli albori della presenza umana sul monte che, però, a causa della continua utilizzazione urbana, non ha sinora consentito grandi ricerche nell'ambito pre e protostorico. Nel [[XI secolo a.C.]] genti che possono essere identificate con il popolo [[Siculi|siculo]],si stabilirono sull'altura. Questa presenza viene tra l'altro, confermata dalla permanenza di un dialetto arcaico fortemente caratterizzato da aspetti tipici del siculo come la presenza di una K senza alcun segno di palatalizzazione e della U mai iotacizzata. Da recenti ritrovamenti, il primo insedimentoinsediamento può porsi durante l'[[età del rame]] lungo la vallata del Torcicoda, il torrente che scaturisce dai pendi meridionali della città e che da sempre rappresenta la principale via di penetrazione verso l'altipiano.
 
Durante la dominazione greca la [[polis]] certamente aveva già il toponimo ''Henna'' che parrebbe di origine preindoeuropea e che, nonostante diverse ipotesi appare del tutto incomprensibile dal punto di vista etimologico. Era rinomata in tutta la Sicilia per il tempio e il culto di [[Demetra]], la [[Cerere (divinità)|Cerere]] dei romani. Nel [[396 a.C.]] passò in mano ai [[siracusa]]ni, nel [[212 a.C.]] ai [[roma]]ni. Durante la [[prima guerra servile]] 139 - 132 a.C. fu governata dallo schiavo siriano [[Euno]] che partendo da questa acropoli conquistò l'intera Sicilia orientale.