Defensor minor: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 41:
Già nel Defensor Pacis Marsilio negava la ''plenitudo potestatis'' ed anche nel Defensor Minor ne ripropone il tema. In quest'ultima opera adduce un altro argomento contro la Plenitudo Potestatis, dice, infatti, che in Cristo vi sono due nature una umana ed una divina. Quale Dio creò il mondo, l'uomo ed, ancora, quale Dio non può avere alcun successore. Quale uomo nacque, soffrì corporalmente, morì e quale uomo ebbe successori: gli apostoli. La Plenitudo Potestatis è, perciò, un assurdo, implicando facoltà umane e divine che nessun altro dopo di Lui ebbe.
 
Un altro punto della questione riguarda il [[primatoPrimato di Pietro]] e della Chiesa di Roma. Essendo questa la tradizione della Chiesa e non potendo la Chiesa sbagliare, il principio della Potestas è considerato come vero e reale ma è il presupposto che è errato. La Chiesa non è infallibile in ogni campo ma soltanto per quanto riguarda la morale, il rito e certamente il Primato di Pietro e della Chiesa di Roma non è una questione né di morale né di rito.
Nella risoluzione del problema del Primato del Papa accenna a quello dell'Infallibilità della Chiesa. L'infallibilità viene negata quando è intesa in senso generale ma è ammessa soltanto per le materie di fede e morale.
Tutta questa elaborazione testimonia quel risveglio spirituale che poi sfocerà nella riforma. ''Nos autem dicamus, quod ecclesia universalis fidelium christianorum aliquid dicere potest de his, quae sunt secundum sacram scripturam de necessitate salutis aeternae credenda, quemadmodum sunt articuli fidei et reliqua secundum scripturam praecepta similia sive per necessitatem ad ipsa sequentia, aut po-test universalis ecclesia dicere quaedam de his, quae pertinent ad ritum ecclesiasticum decenter servandum, quae convenientia sunt et expediantia in hoc saeculo ad pacificum convictum hominum et statutum tranquillum etiam disponentia ad futuri saeculi beatitudinem consequendam et poenam seu miseriam fugiendam''. Soltanto Cristo è stato il vero capo della Chiesa né in questo senso può avere successori, se di [[Primato di Pietro]] si parla questo deve essere inteso come una qualità personale derivante dal consenso dei fedeli e non da Cristo.
 
==Il concilio ecumenico==