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'''Callianetto''' è una [[frazione geografica|frazione]] del [[comune italiano|comune]] di [[Castell'Alfero]] in [[provincia di Asti]] posta a circa 165 metri sul livello del mare tra le colline dell'alto [[Monferrato]]. Dalla città di [[Asti]] dista circa 10 km a nord sulla [[strada statale]] Asti-[[Casale Monferrato]].<br>
Callianetto è [[Gemellaggio|gemellato]] con [[Lafrançaise]] ([[Francia]]).
[[Immagine:Neve_gennaio08.jpg|200px|thumbnail|right|Neve in una via di Callianetto - Gennaio 2008]]
 
==Storia==
Dalle cronache dello storico astigiano, l'[[avvocato]] Gian Secondo De Canis, Callianetto fu fondata da alcuni abitanti del comune di [[Calliano]] (distante circa 6-7 km) che cercarono rifugio nelle zone in cui ora sorge la frazione, ricca di boschi e di zone di difficile accesso, nel periodo in cui il territorio astigiano era protagonista di lotte civili. L'assonanza dei due nomi infatti, Calliano e Callianetto, è stata probabilmente voluta per mantenere un contatto con il paese d'origine. Intorno al [[1600]], [[Castell'Alfero]] e quindi Callianetto, furono collocate sotto la protezione della città di [[Asti]] e alla fine del [[XVI secolo]] furono messe alle dipendenze del [[Duca di Savoia]]. Nel [[1619]], Callianetto divenne feudo di Gerolamo Germano, [[Marchese]] di Ceva.<ref name=callinetto>{{cita web|url=http://www.prolococallianetto.org/memorie.htm|titolo=Storia di Callianetto}}</ref>
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==Territorio==
Il territorio è principalmente circondato da colline, vigne e boschi dove gli alberi più presenti sono [[acacia]], [[Castanea sativa|castagno]] e [[Quercus|quercia]]. La frazione è attraversata dal rio Maggiolino e dall'[[affluente]], il rio Valmarchese.
[[Immagine:Neve_gennaio08.jpg|200px250px|thumbnail|rightleft|Neve in una via di Callianetto - Gennaio 2008]]
 
==Luoghi di interesse==
===Chiesa parrocchiale S.S. Annunziata===
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===Ciabot 'd Gianduja===
[[Immagine:Ciabot Gianduja CeroanKio RockAid.jpg|200px250px|thumbnail|leftright|Ciabot 'd Gianduja durante la manifestazione Rock Aid CeroanKio - Agosto 2008]]
''Ciabot 'd Gianduja'' si potrebbe tradurre come "Casetta di Gianduja" e si tratta di una costruzione rurale molto vecchia, situata in località Lovisoni sul Monte del Fico. Soprannominata in [[dialetto piemontese]] "''Ca' del Fuin''" (letteralmente casa della [[Martes foina|faina]]) per il luogo solitario in cui è posta in mezzo ai boschi, raggiungibile da una stradina molto impervia, è una facile dimora di fortuna per gli animali del [[bosco]] che la circonda. La casa ha circa trecento anni ed è composta da stanze molto piccole con soffiti in legno. In passato apparteneva a dei privati cittadini ma nel [[1949]] l'amministrazione del comune di [[Castell'Alfero]] decise di acquistare il Ciabot per poi dichiararlo [[monumento]] regionale. Nel [[1950]] la società dolciaria [[Caffarel]] di [[Torino]], inventrice del famoso [[cioccolatino]] [[Gianduiotto]], acquista il fabbricato per poi donarlo al comune di [[Asti]] come inizio per istituire un [[Museo]] della [[Maschera (commedia dell'arte)|Maschera]]. Quattro anni dopo, il comune di Asti decide di donare nuovamente il fabbricato al comune di Castell'Alfero che ne è in possesso tutt'ora. Nel [[2000]] la [[pro loco]] di Callianetto attua un progetto di ristrutturazione di rivalutazione d'accordo con il comune di Castell'Alfero.
[[Immagine:Ciabot Gianduja CeroanKio RockAid.jpg|200px|thumbnail|left|Ciabot 'd Gianduja durante la manifestazione Rock Aid CeroanKio - Agosto 2008]]
Successivamente il locale viene ceduto in uso alla frazione di Callianetto. Negli ultimi anni, numerosi eventi si sono susseguiti all'interno della struttura come la manifestazione musicale CeroanKio, [[Rock and roll|rock]] aid organizzato, tra gli altri volontari, dal gruppo salesiano [[Giovanni Bosco|Don Bosco]] del comune di Asti.<ref name=callinetto>{{cita web|url=http://www.prolococallianetto.org/giandoja.htm|titolo=Storia del Ciabot 'd Giaduja}}</ref>