Lauria: differenze tra le versioni

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==Geografia==
 
Lauria, antica cittadina lucana, è uno dei più importanti centri della attuale [[Basilicata]].
La città, posta come cerniera tra la [[Basilicata]], la [[Campania]] e la [[Calabria]]., Devedeve la sua importanza al fatto di trovarsi in una posizione strategica di snodo fra tre direttrici viarie importantissime: l'antica [[Via Capua-Rhegium]] romana - oggi tratto autostradale [[A3]] (di cui rappresenta il punto intermedio tra Salerno e Cosenza), la [[Strada statale 653 della Valle del Sinni|fondovalle Sinnica]], che porta all'altra costa lucana, e la [[Strada statale 585 del Fondo Valle del Noce|fondovalle del Noce]], che collega l'autostrada A3 con la costa tirrenica calabro-lucana.
Inoltre la città rappresenta il punto d'incontro di tre valli: quella del [[Noce]], del [[Sinni]] e del [[Mercure]], a cui si deve aggiungere storicamente anche quella dell'[[Agri]], tramite l'antico percorso per [[Moliterno]], percorso in lunga attesa di adeguamento divenuto di livello secondario.
Dal punto si vista paesaggistico Lauria è collocata nel cuore di uno dei più suggestivi paesaggi dell'[[Appennino#Appennino_meridionale|Appennino Meridionale]] italiano, territorio comprendente [[Maratea]], il [[Parco Nazionale del Pollino]] e il [[Massiccio del Sirino]].
Il Comune fa parte della [[provincia di Potenza]] e confina con i limitrofi centri di [[Castelluccio Inferiore]] e [[Castelluccio Superiore]], [[Latronico]], [[Castelsaraceno]], [[Moliterno]], [[Lagonegro]], [[Nemoli]], [[Trecchina]] e [[Tortora]] ([[Provincia di Cosenza|CS]]).
*[[Classificazione sismica]]: zona 2 (sismicità medio-alta)<ref>{{cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/dipinfrastrutture/default.cfm?fuseaction=doc&dir=342&doc=360&link=|titolo=Classificazione sismica dei comuni lucani, dati della Regione Basilicata|accesso=15-04-2009}}</ref>, Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
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===Orografia===
 
*[[Monte Sirino]]: Nei confini amministrativi del comune di Lauria ricade gran parte del massiccio del Monte Sirino,con le sue vette innevate per almeno sei mesi alll'anno.
Sia la cima più alta, che è il Monte Papa (2005 mt s.l.m.), che la vetta del Sirino (mt 1900), sono metaambite mete di escursionisti o semplici appassionati dell'alta montagna. In particolar modo,sulla vetta del Sirino,ai confini col comune di Lagonegro,è ubicato un Santuario,meta anche di pellegrinaggi.
La montagna vanta inoltre di piste da sci di buon livello,con 5 impianti di risalita fra cui una seggiovia(quest'ultima per la maggior parte ricade in Lagonegro),scuole sci,nolo attrezzature,affitta camere,bar e punti di ristoro. È possibile inoltre campeggiare l'estate presso la località Conserva di Lauria,a 1400 metri d'altitudine.
*[[Monte La Spina]]: Alto 1652 metri,ricade nella perimetrazione del Parco Nazionale del Pollino, per la presenza di numerosi esemplari del centenario Pino Loricato.
*[[Monte Serra Rotonda]]: Alta pressapoco 1285 metri,anche qui persiste qualche giovane esemplare di Pino Loricato. Fra essa e la Serra Spina vi è un piccolo laghetto di origine carsica (lago Rotonda).
*[[Monte Alpi]]: Alto 1900 metri, caratteristico per la sua forma a cuneo, delineata dall'imponente bastione calcareo che scende per oltre 500 metri dalla sua vetta.
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===Idrografia===
 
*Fiume [[Sinni]]: È uno dei più importanti fiumi della [[Basilicata]],. èTrattasi di un fiume dal regime estremamente torrentizio con piene turbinose nella stagione piovosa e magre notevoli in estate. SorgeNasce a quota 1380 metri dalla Serra della Giumenta, nel versante orientale del massiccio montuoso del Sirino., Dalnel territorio comunale di Lauria. siScorre dirigequindi verso lo Ionio, e sfocia nei pressi di [[Policoro]], nella [[Metapontino|Piana di Metaponto]].
Lungo il suo percorso viene sbarrato per ben due volte: dapprima nel comune di Lauria dalla diga di Cogliandrino e successivamente presso [[Senise]] dalla diga di Monte Cotugno, la più grande in Europa in terra battuta.
*Fiume [[Noce (fiume della Basilicata)|Noce]]: Nasce dal versante Nord del Massiccio del Sirino, in territorio di [[Lagonegro]]. Il suo bacino idrografico, nel quale è situato il centro urbano di Lauria, in pochi chilometri quadrati di estensione, presenta una rilevante escursione altimetrica che va dagli oltre 2000 metri del Monte Papa fino alla quota del mare, sfociando nel Tirreno nei pressi di Castrocucco di [[Maratea]], ai confini con [[Tortora]]([[CS]]). Da esso prende il nome l'omonima valle.
*Sorgenti di Fiumicello: Sorgenti di acque oligominerali.
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*Invaso di Cogliandrino: Diga artificiale in cls armato, ai piedi del Monte Alpi.
*Lago della Rotonda: Bacino lacustre, che raccoglie per lo più le acque alluvionali e di scorrimento superficiale provenienti dai versanti dei monti Serra Rotonda e Serra La Spina.
 
 
===La città===
 
La città, naturale e antichissimo centro di riferimento di un territorio molto ampio di cui è baricentro (corrispondente grosso modo alla Basilicata meridionale) e che fu nel Medioevo sede vescovile e contea, con un'evoluzione demografico-istituzionale simile per molti aspetti a quella di [[Matera]], ebbe una drammatica battuta d'arresto nel corso naturale della sua storia con il [[Massacro di Lauria]] del [[1806]], dovuto ad un'intricata vicenda che portò la città, sede del potere costituito, a divenire luogo di una grande resistenza borbonica contro i Francesi. La tremenda sconfitta portò ad una ritorsione nei confronti della città gravida di conseguenze: il dislocamento dei servizi statali (amministrazione, polizia, tribunale e ospedale) a vantaggio di altri centri limitrofi minori quali soprattutto [[Lagonegro]], paese decentrato rispetto al territorio e tuttora di dimensioni molto più contenute. Nonostante questa vicenda, di cui in ultima istanza ha pagato l'intera area (la quale, per quanto si voglia fare di questa necessità un'astratta virtù, ha subito una frammentazione e un indebolimento), Lauria, grazie alle sue caratteristiche geografiche, alle sue dimensioni territoriali, ad una lunga e stimata tradizione di commercio, imprenditoria e manodopera, all'inevitabile lenta ripresa di alcune funzioni statali territoriali, è tutt'oggi il centro principale e di gran lunga più popoloso dell'area (tra l'altro l'unico che sia in bilancio demografico positivo), sebbene gli effetti dell'antico massacro siano uno dei fattori che ne rallentano tutt'oggi la crescita. Nel [[1998]] ha ricevuto ufficialmente dalla Presidenza della Repubblica il riconoscimento e la dignità di "Città"{{cn}}.
Naturale e antichissimo centro di riferimento di un territorio molto ampio di cui è baricentro (corrispondente grosso modo alla Basilicata meridionale), fu sin dal Medioevo contea e anche sede vescvile di facto, con un'evoluzione demografico-istituzionale simile, per molti aspetti, a quella di [[Matera]].
La città ebbe una drammatica battuta d'arresto nel corso naturale della sua storia con il [[Massacro di Lauria]] del [[1806]], dovuto ad un'intricata vicenda che portò Lauria, sede del potere costituito, a divenire luogo di una grande resistenza borbonica contro i Francesi. La sconfitta portò ad una tremenda ritorsione nei confronti della città, gravida di conseguenze negative: il dislocamento di tutti i servizi statali( amministrazione, polizia, tribunale e ospedale) a vantaggio di altri centri limitrofi minori quali soprattutto [[Lagonegro]], paese decentrato rispetto al territorio e tuttora di dimensioni molto più contenute.
La città, naturale e antichissimo centro di riferimento di un territorio molto ampio di cui è baricentro (corrispondente grosso modo alla Basilicata meridionale) e che fu nel Medioevo sede vescovile e contea, con un'evoluzione demografico-istituzionale simile per molti aspetti a quella di [[Matera]], ebbe una drammatica battuta d'arresto nel corso naturale della sua storia con il [[Massacro di Lauria]] del [[1806]], dovuto ad un'intricata vicenda che portò la città, sede del potere costituito, a divenire luogo di una grande resistenza borbonica contro i Francesi. La tremenda sconfitta portò ad una ritorsione nei confronti della città gravida di conseguenze: il dislocamento dei servizi statali (amministrazione, polizia, tribunale e ospedale) a vantaggio di altri centri limitrofi minori quali soprattutto [[Lagonegro]], paese decentrato rispetto al territorio e tuttora di dimensioni molto più contenute. Nonostante questa vicenda, di cui in ultima istanza ha pagato l'intera area (la quale, per quanto si voglia fare di questa necessità un'astratta virtù, ha subito una frammentazione e un indebolimento), Lauria, grazie alle sue caratteristiche geografiche, alle sue dimensioni territoriali, ad una lunga e stimata tradizione di commercio, imprenditoria e manodopera, all'inevitabile lenta ripresa di alcune funzioni statali territoriali, è tutt'oggi il centro principale e di gran lunga più popoloso dell'area (tra l'altro l'unico che sia in bilancio demografico positivo), sebbene gli effetti dell'antico massacro siano uno dei fattori che ne rallentano tutt'oggi la crescita. Nel [[1998]] ha ricevuto ufficialmente dalla Presidenza della Repubblica il riconoscimento e la dignità di "Città"{{cn}}.
 
Il ''[[Sole 24 ore]]'' ([[12 novembre]] [[2004]]) ha segnalato Lauria tra le ''province nascoste'' d'Italia, una provincia che eliminerebbe un'innaturalità durata due secoli ma che gioverebbe soprattutto all'intera area lucana meridionale che, così, potrebbe avere a tutti gli effetti una sua città di riferimento (insostituibile luogo della vita moderna) e una sua reale unità politica nel contesto regionale{{cn}}.
 
Il centro abitato è suddiviso in due grandi rioni, quello superiore, che viene tradizionalmente denominato "Castello" , e quello inferiore, chiamato altrimenti "Borgo", che sono separati dall'antico quartiere Ravita.
I territori di campagna sono altresì densamente abitati.

Lauria è, inoltre, dotata di una serie di servizi sociali, oltre che di ottime strutture alberghiere. Nel centro storico, che rivela segni tipici dell'epoca medievale, con le abitazioni aggrappate alla collina, si aprono angoli caratteristici ed intricate viuzze e stradine che vi s'inerpicano dando vita ad archi, sottopassi, portici e motivi architettonici caldi ed armoniosi. Il territorio lauriota, uno dei più grandi della Basilicata, offre un susseguirsi di paesaggi pittoreschi ad agresti, naturali ed artificiali: le vette del Sirino (2005 m), innevate per buona parte dell'anno; il lago artificiale di Cogliandrino; il lago Rotonda; le fresche sorgenti dei fiumi [[Sinni]] e Torbido, luoghi ameni dalle acque cangianti e ricche di pescosità; le acque oligominerali di Fiumicello, il [[Pino Loricato]] che cresce sul Monte La Spina (o Serra La Spina); la grotta del Favaro ed il castello di Seleuci, oggi [[Seluci]], una delle principali contrade, dove vengono continuamente alla luce reperti archeologici.
 
Simbolo del comune di Lauria è il [[Basilisco (mitologia)|Basilisco]] con la scritta ''Noli me tangere'' ("Non mi toccare") che ricopre tutta una serie di significati, tra i quali quello originario, che in varie forme della coscienza collettiva rimane ancora vivo, è la temibilità ed intoccabilità dell'abitato.