Comunità ebraica di Modena: differenze tra le versioni

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Durante la prima guerra mondiale e fino al [[1938]] le famiglie ebraiche modenesi dei Donati, Levi, Crema, Nacmani, Namias, Modena, Formiggini, Friedman, Usiglio, Teglio, Sacerdoti ed altre diedero la loro piena adesione ai valori del Regno d’Italia. Gli ebrei modenesi influenzarono profondamente le cultura e la società di Modena.
 
Citiamo tra gli altri i professori [[Donato Donati]], [[Mario Donati]] e Benvenuto Donati, il cav. del lavoro Salvatore Donati, l’avv. [[Angelo Donati]], il comm. [[Lazzaro Donati (banchiere)|Lazzaro Donati]], il deputato socialista [[Pio Donati]], il Cav. Emilio Sacerdoti, l’editore [[Angelo Fortunato Formiggini]], l’ingegnere Eugenio Guastalla, l’avvocato Gino Friedmann, il sindaco Ferruccio Teglio, il generale Ugo Modena, i negozianti Erminio Finzi e Celestino Usiglio, le maestre Gina Levi e Bice Corinaldi, il giudice Gino Leone Modena, il dentista Manlio Formiggini.
 
Nello stesso periodo molti ebrei si trasferirono in città più grandi come Milano, attratti dalle possibilità di lavoro. Citiamo tra gli altri [[Lazzaro Donati]], [[Angelo Donati (banchiere)|Angelo Donati]] , [[Augusto Donati]], Federico Donati, Nino Sacerdoti, Giulio Sacerdoti, Benedetto Formiggini.