Roberto Calvi: differenze tra le versioni

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In una lettera del 5 giugno [[1982]] rilasciata dal figlio diversi anni dopo e pubblicata nel libro di Pinotti, Calvi scrive anche al Papa cercando aiuto: "''Santità sono stato io ad addossarmi il pesante fardello degli errori nonché delle colpe commesse dagli attuali e precedenti rappresentanti dello Ior, comprese le malefatte di [[Michele Sindona|Sindona]]...; sono stato io che, su preciso incarico dei Suoi autorevoli rappresentanti, ho disposto cospicui finanziamenti in favore di molti Paesi e associazioni politico-religiose dell'Est e dell'Ovest...; sono stato io in tutto il Centro-Sudamerica che ho coordinato la creazione di numerose entità bancarie, soprattutto allo scopo di contrastare la penetrazione e l'espandersi di ideologie filomarxiste; e sono io infine che oggi vengo tradito e abbandonato...''".
 
I segreti e gli interessi economici legati alla mancata restituzione da parte dello [[IOR]] del denaro ricevuto dal Banco Ambrosiano e connessi alle operazioni finanziarie che lo [[IOR]] realizzava per conto di propri clienti italiani desiderosi di esportare valuta aggirando le norme bancarie sarebbero quindi all'origine della decisione di uccidere Roberto Calvi, che, disperato e temendo di finire in carcere, avrebbe potuto rivelare quanto sapeva ai magistrati.
 
[[Categoria:Biografie|Calvi, Roberto]]