Protestantesimo nel Lussemburgo: differenze tra le versioni

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Il diciannovesimo secolo ha visto pochi cambiamenti circa la composizione religiosa della popolazione del Lussemburgo, con un incremento marginale del numero dei protestanti. Comunque, verso la fine del secolo, decine di immigrati tedeschi, molte dei quali luterani o calvinisti, sono venuti a lavorare nell'industria del ferro. Il Granduca Adolfo cercò sia di riconoscere il contributo dei Protestanti e di stabilizzare l'autorità dello Stato sulle nuove denominazioni. A questi scopi, ha ordinato la creazione di una nuova chiesa, la Chiesa Protestante del Lussemburgo (PKL) che avrebbe voluto unire Luterani e Calvinisti. Così, la nuova chiesa divenne ufficiale, con uno status simile a quello della chiesa cattolica romana.
 
Ciononostante, i Protestanti non aderirono alla nuova chiesa. Il Granduca affermò che la PKL aveva una teologia "del credo di Augusta ed elvetico, cioè una unione del Luteranesimo e del Calvinismo. Questo alienò i nuovi immigrati, che non volevano cambiare i loro credi per conformarsi, e i credi separati sopravvissero. Prendendo atto del fallimento di unire le chiese, nel 1982 lo stato ha creato la Chiesa Riformata del Lussemburgo (PRKL), una chiesa calvinista situata inad [[Esch-sur-Alzette]].
 
Attraverso il ventesimo secolo, la crescita di espatri nel Lussemburgo ha causato una modifica nel numero delle chiese proterstanti estere. Nuove chiese che includono le chiese luterane dei Paesi Bassi, Danimarca a Svezia, chiese presbiteriane e anglicane dal Regno Unito e chiese Evangelicali dagli Stati Uniti.