Lago d'Orta: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 51:
Alla fine del [[IV secolo]] i due fratelli greci Giulio e Giuliano, originari dell'isola di [[Egina]] arrivano sulle rive del lago e si dedicano, con il beneplacito dell'imperatore [[Teodosio]] all'abbattimento dei luoghi di culto pagani e alla costruzione di chiese. La leggenda vuole che Giulio abbia lasciato al fratello il compito di edificare a [[Gozzano]] la novantanovesima chiesa, cercando da solo il luogo dove sarebbe sorta la centesima. Individuata nella piccola isola il luogo adatto, ma non trovando nessuno disposto a traghettarlo, Giulio avrebbe steso il suo mantello sulle acque navigando su di esso. Sull’isola Giulio sconfisse i draghi e i serpenti che popolavano quel luogo, simbolo evidente della superstizione pagana, cacciandoli per sempre e gettando le fondamenta della chiesa nello stesso punto in cui oggi si trova la [[Basilica di San Giulio]].
Nel [[575]] il duca longobardo [[Mimulfo]] venne in possesso dell'Alto Novarese con l'incarico di difendere l'Ossola dai Franchi. Quando, pare a causa del tradimento di Mimulfo, i Franchi varcarono il Sempione il re dei Longobardi [[Agilulfo]] fece decapitare Mimulfo. Un sarcofago che si dice aver ospitato le sue spoglie è attualmente utilizzato come cassetta per le elemosine nella Basilica.
Nel medioevo il lago era noto come “lago di San Giulio” e solo a partire dal XVII secolo cominciò ad affermarsi il nome attuale di “lago d’Orta”, dalla principale località. Il nome “Cusius” (Cusio) deriva da una cattiva lettura della Tabula Peutingeriana dove compare un “lacus Clisius” la cui esatta identificazione è incerta. Il nome Cusio (diffuso sulla base dell'autorità dello storico Lazzaro Agostino Cotta, autore della Corografia della Riviera di San Giulio alla fine del Seicento) entrò comunque nell’uso, dapprima erudito e quindi amministrativo ed è ora utilizzato per indicare il lago. Sono invece da rilegare tra le speculazioni fantastiche le ipotesi che farebbero derivare il nome Cusius dalla fantomatica tribù degli “Usii” (nome inventato dallo storico Antonio Rusconi alla fine del 1880) e ripreso acriticamente in seguito.
Nel 957 l'isola di san Giulio venne assediata da Litolfo, figlio dell’imperatore [[Ottone I]]. Mentre [[Berengario d'Ivrea]] fuggiva a [[San Leo]] nel ducato di Spoleto, sua moglie Willa, radunando tutti i suoi tesori si rifugia sull'isola. L'assedio durò due mesi dopodiché la regina si arrese, Ottone si impossessò del tesoro ma, ammirato dal coraggio della regina, le permise di raggiungere il marito. Durante l'assedio nacque sull'isola [[Guglielmo da Volpiano]], futuro abate di Digione.
|