Gianpiero D'Alia: differenze tra le versioni
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== La proposta di legge contro l'apologia di reato a mezzo internet ==
Il 5 febbraio 2009, durante la seduta n. 143 del Senato della Repubblica, Gianpiero D'Alia ha promosso e ottenuto l'inserimento di un emendamento (Art. 50-bis, poi art. 60) nel [[disegno di legge]] 773 (c.d. "Decreto Sicurezza")da presentare alla Camera, nel quale si sancisce la ''"Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"''.<ref name=Senato>[http://mobile.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emend&leg=16&id=391198&idoggetto=413875 Il testo dell'Emendamento D'Alia]</ref>
Tale norma avrebbe potuto portare alla chiusura di portali come [[YouTube]] o [[Facebook]], quest'ultimo considerato da D'Alia «indegno»<ref name=Espresso>[http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Il-governo-contro-Internet/2065427 L'Espresso, ''Il governo contro Internet'']</ref>.<ref name=Gilioli>[http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/02/10/%C2%ABfacebook-e-youtube-o-obbediscono-o-li-oscuro%C2%BB/ L'Espresso, Alessandro Gilioli,''"Facebook e Youtube? O obbediscono o li oscuro"]</ref>
Secondo D'Alia, in caso di apologia o istigazione a delinquere a mezzo internet,
{{quote|in presenza di questi contenuti il ministero diffiderà il gestore, e questi avrà due possibilità: o ottemperare e quindi cancellare questi contenuti oppure non ottemperare. Se non ottempera diventa complice di chi inneggia a Provenzano e Riina e quindi è giusto che venga oscurato}}<ref name=Espresso></ref>.
L'iniziativa ha suscitato asprissime critiche dal mondo dei [[blogger]] italiani, tra cui [[Beppe Grillo]]<ref name=Grillo>http://www.beppegrillo.it/2009/02/il_merda_wall_c.html</ref>, oltre che delle aziende legate alla rete, tra cui quelle di [[Marco Pancini]], responsabile per le relazioni istituzionali di [[Google]] in Italia<ref name=Pancini>[http://zambardino.blogautore.repubblica.it/2009/02/12/ La Repubblica, ''Google Italia e l’emendamento D’Alia: “Una legge ad Aziendam che colpisce la libertà”'']</ref>.
Pochi giorni dopo l'introduzione del suo emendamento nel disegno di legge, il [[deputato]] del [[Pdl]] [[Roberto Cassinelli]], già autore di diverse iniziative parlamentari in materia di rete, ha annunciato sul proprio blog la presentazione di un "controemendamento" che modificasse il testo del senatore D'Alia. Esso, secondo [[Roberto Cassinelli|Cassinelli]], "mette a rischio la libertà della rete"<ref>{{cita web▼
▲Pochi giorni dopo l'introduzione
|url= http://robertocassinelli.blogspot.com/2009/02/lemendamento-dalia-mette-rischio-la.html
|titolo= L'emendamento D'Alia mette a rischio la libertà della rete
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{{Portale|biografie}}
[[Categoria:
[[Categoria:Politici dell'Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro]]
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