Roberto Farinacci: differenze tra le versioni
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Si avvicinò giovanissimo alla [[politica]] e si occupò della riorganizzazione del [[sindacato]] [[agricoltura|contadino]] [[socialismo|socialista]]. Nel frattempo iniziò a collaborare con ''[[Il Popolo d'Italia]]'' di [[Benito Mussolini]]. Subito dopo la [[prima guerra mondiale]], alla quale partecipò come volontario, abbandonò il gruppo [[Partito socialista italiano|socialista]] di [[Leonida Bissolati|Bissolati]] per avvicinarsi al movimento [[Fascismo|fascista]]. Nello stesso anno ([[1919]]) fondò con [[Benito Mussolini|Mussolini]] e altri fedelissimi i ''[[Fasci italiani di combattimento|Fasci di Combattimento]]''.
In seguito riuscì a conseguire in breve tempo la licenza liceale e, grazie all'aiuto del prof. Alessandro Groppali, ricevette la laurea in [[Giurisprudenza]] con una tesi di cui si è sospettato che fosse stata copiata. Altre fonti
Il [[5 settembre]] [[1920]], dopo il congresso regionale fascista tenutosi a Cremona, vi fu una manifestazione pro-Russia con tremila socialisti ed una contromanifestazione con 800 fascisti. Il [[6 settembre]], in piazza Roma, si verificò uno scontro armato dove si registrarono due morti, un fascista ed un passante, e cinque feriti. I funerali furono sfruttati dal fascio per ottenere consenso: 10.000 i partecipanti. Farinacci scrisse:
Farinacci affascinava i giovani, i grezzi, gli umili, per le sue umili origini, il suo cipiglio aggressivo, la sua baldanza moschettiera, la sua eloquenza imperfetta (i fogli satirici lo chiamavano ''l'antigrammatico''). Si affermò nelle elezioni del maggio 1921, avendo la maggioranza in 16 comuni. Furono mesi di scontri continui (2 morti, 20 feriti, 181 arresti), che proseguirono sino alla tregua agraria
===La crescita nel partito===
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[[de:Roberto Farinacci]]
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