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'''Gragna''' è uno dei paesi più elevati della [[Garfagnana]] (980 m circa), attualmente frazione del Comune di [[Giuncugnano]] in [[provincia di Lucca]] nell'[[Italia]] centro-settentrionale, sull'[[Appennino]] tosco-emiliano, circondato da secolari [[Bosco|boschi]] di [[Castagno|castagni]].
È posto lungo quella che un tempo era la via principale da [[Ponteccio]] per [[Castelletto in Garfagnana|Castelletto]].
==Storia==
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Nel [[XVI secolo]] le più consistenti famiglie residenti a Gragna erano Banchieri, Bussi e Costa.
In questa località venne eretto l’oratorio di Santa Maria Vergine del Rosario, detto anche di Sommocampo o delle Grazie. La chiesetta, in origine poco più di una cappella o “maestaina”, venne ampliata intorno alla metà del [[XVI secolo]] grazie all’interessamento di tale donna Lunarda e di tale Battista da [[Ponteccio]]. Non ci è noto a quale famiglia appartenessero Lunarda e Battista. Il nome di Lunarda è anche inciso in una pietra angolare sul lato esterno destro della chiesa, mentre le iniziali BA (Battista) sono incise sulla facciata accanto alla data.
Secondo quanto narra il sacerdote Giacomo Franchi ([[XVII secolo]]) di Ponteccio, per la nuova costruzione furono utilizzate le pietre intagliate della vicina rocca del monte Turrione, in stato di abbandono. La rocca in questione, probabilmente di proprietà dei signori di [[Dalli]], potrebbe essere stata abbattuta dai Lucchesi nel [[1396]], in occasione della rivolta di ser Boso da [[Sillano]], che comportò anche la distruzione di gran parte di Sillano, di diverse case di [[Soraggio]] e di altre ville della vicaria di [[Camporgiano]]. Ancor oggi sono individuabili i resti della base dell’antica rocca, sulla sommità del monte Turrione, probabilmente una torre di avvistamento. Dice la leggenda che a Sommocampo siano avvenuti diversi miracoli e apparizioni soprannaturali, tanto che la chiesa divenne anche mèta di pellegrinaggio, come testimonierà anche don Antonio Banchieri di Ponteccio ([[1820]]):
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