Walter Belardi: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Allievo di [[Antonino Pagliaro]], dopo essersi laureato in [[glottologia]] nel [[1946]] all'università di Roma [[Sapienza Università di Roma|"La Sapienza"]] con una tesi sulla morfologia indoeuropea, collaborò dell'Istituto dell'[[Enciclopedia Italiana]] Treccani. Nel [[1950]] conseguì la libera docenza all'[[Università di Napoli|Orientale]] di Napoli. L'anno successivo divenne professore incaricato nello stesso ateneo, dove rimase fino al [[1963]], prima come straordinario (dal [[1956]]) e poi come ordinario (dal [[1959]]). Nel [[1959]] fondò la sezione linguistica di AION. A Napoli Belardi insegnò anche [[armeno]] dal [[1961]] al [[1965]], però nel frattempo ([[1964]]) si era spostato a Roma come professore ordinario di glottologia. A [[Sapienza Università di Roma|"La Sapienza"]] assolse anche l'incarico di [[filologia germanica]] prima (dal [[1965]] al [[1968]]) e di [[fonetica sperimentale]] poi (dal [[1969]]), nonché di Storia comparata delle lingue classiche. Socio nazionale dell'[[Accademia dei Lincei]] dal [[1988]], fu insignito nel [[1992]] del [[Premio Feltrinelli]] per i suoi meriti nello studio della [[linguistica]]. La vastità dei suoi interessi spaziava dalla [[Lingue semitiche|semitistica]] alla [[lingue germaniche|germanistica]] alla [[Filologia romanza|romanistica]], nonché allo studio dell’[[ittito]] e dell’[[armeno]]. Particolare interesse indirizzò verso gli studi [[Lingue iraniche|iranici]]. Produsse significativi contributi anche sulla teoria del linguaggio, fu tra i primi in [[Italia]] a occuparsi approfonditamente di scienza fonetica e fonologica. Notevoli anche i suoi studi di [[etimologia]] e di sociolinguistica storica [[ladino|ladina]].
 
==Bibliografia==