Simone Filippo di Lippe-Detmold: differenze tra le versioni

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Alla morte del padre, nel [[1636]], Simone Filippo era come i suoi fratelli ancora molto piccolo ed inadatto a succedere al trono paterno. La Cotnessa Caterina svolse perciò il ruolo di tutrice dei suoi figli, ma quando Simone Filippo raggiunse i 24 anni ella decise di consultarsi col padre, il Conte Cristiano di Waldeck per una sua tutela, ma Giovanni Bernardo, fratello del defunto conte, si oppose e prese la reggenza per conto del nipote.
 
Per il terrore che il cognato volesse adiritturaaddirittura uccidere il nipote per impossessarsi del suo legittimo trono, la Contesdsa Caterina diede ordine alle truppe di rapire il piccolo Conte (avvalendosi dell'aiuto della vicina [[Assia]]), che venne portato a Lemgo. Successivamente, madre e figlio si spostarono a [[Marburg]] sotto la tutela del Langravio [[Giorgio II d'Assia-Darmstadt]], dal momento che anche egli era imparentato con il defunto Simone VI.
 
Nel [[1646]] il vaiolo uccise anche i fratelli minori di Simone Filippo e la madre si era risposata con il Principe [[Filippo Luigi di Holstein-Wiesenburg]], divenendo Duchessa di [[Holstein]] - tentò un secondo rapimento del figlio nel [[1647]] ma questa volta Simone Filippo tornò a [[Detmold]] per prendere definitivamente le redini della reggenza. Qui si sposò con la Contessa Elisabetta Carlotta di Holzappel. Viaggiò successivamente, dal [[1649]], a [[Parigi]], a [[Grenoble]], a [[Roma]], a [[Milano]] ed infine a [[Firenze]], dove morì anch'egli di vaiolo nel [[1650]].