Sottomarino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 27:
 
I sottomarini sono caratterizzati dal fatto di poter navigare anche a grande profondità restando immersi teoricamente finché dura la carica nucleare dei reattori di bordo, cioè al massimo della loro autonomia che varia, a seconda dei tipi, da 150.000 a oltre 300.000 miglia. In pratica, i sottomarini devono ritornare in superficie molto più spesso (tra 30 e 60 giorni) e vi restano per un periodo più o meno lungo onde evitare pericolose turbe psico-fisiche dell’equipaggio. Inoltre, poiché la loro azione contro obiettivi di superficie viene condotta mediante missili, sono costruiti in modo da poter lanciare i loro ordigni anche da parecchie decine di metri di profondità.
 
Costruttivamente, la struttura dei sottomarini è di tipo resistente, priva di doppio scafo (presente in alcuni solo in piccole zone della prora e della poppa), in quanto sfruttano il proprio peso per scendere in profondità aiutandosi con la manovra delle casse di zavorra principali e di quelle di assetto, compenso ed emersione. Anche la vela, di norma situata verso prora, è a struttura resistente, dato che sono in grado di scendere a profondità superiori ai 400 metri.
L’architettura dello scafo è realizzata per offrire minor resistenza all’attrito con l’acqua (a goccia, a squalo) e per sopportare le elevate pressioni dell’acqua alle grandi profondità.
 
L’apparato motore è schematicamente costituito da un reattore nucleare ad acqua pressurizzata che cede calore, tramite un circuito separato, ai generatori di vapore, i quali alimentano le turbine (di solito due) con gruppo turboriduttore che fornisce potenze tra 20.000 e oltre 60.000 cavalli a un unico asse azionante un’elica a passo variabile e con 5-7 pale uncinate, la cui forma viene studiata per garantire la massima silenziosità possibile.
L’architettura dello scafo è realizzata per offrire minor resistenza all’attrito con l’acqua (a goccia, a squalo) e per sopportare le elevate pressioni dell’acqua alle grandi profondità.
Tutti i sottomarini sono dotati di motori Diesel-elettrici e di batteri di accumulatori ausiliari, da poter usare in caso di emergenza. Inoltre, dato il notevole pericolo per l’equipaggio dovuto alla presenza del reattore nucleare, questo viene collocato nella zona poppiera, debitamente schermato contro l’emissione di radiazioni e ulteriormente isolato dagli altri compartimenti, insieme con l’apparato motore, nei cui locali si può accedere solo con speciali tute protettive.
 
Dalla parte opposta si trovano tutti i compartimenti in cui può circolare l’equipaggio. Tra zona reattore e zona abitata si trovano i pozzi in cui vengono alloggiati i missili a lunga gittata, sia balistici, sia antinave, nonché le rampe per i missili mare-aria. A prora sono presenti, in alcuni tipi, tubi lanciasiluri.
L’apparato motore è schematicamente costituito da un reattore nucleare ad acqua pressurizzata che cede calore, tramite un circuito separato, ai generatori di vapore, i quali alimentano le turbine (di solito due) con gruppo turboriduttore che fornisce potenze tra 20.000 e oltre 60.000 cavalli a un unico asse azionante un’elica a passo variabile e con 5-7 pale uncinate, la cui forma viene studiata per garantire la massima silenziosità possibile.
Formalmente si distinguono due classi di sottomarini:
 
Tutti i sottomarini sono dotati di motori Diesel-elettrici e di batteri di accumulatori ausiliari, da poter usare in caso di emergenza. Inoltre, dato il notevole pericolo per l’equipaggio dovuto alla presenza del reattore nucleare, questo viene collocato nella zona poppiera, debitamente schermato contro l’emissione di radiazioni e ulteriormente isolato dagli altri compartimenti, insieme con l’apparato motore, nei cui locali si può accedere solo con speciali tute protettive.
 
Dalla parte opposta si trovano tutti i compartimenti in cui può circolare l’equipaggio. Tra zona reattore e zona abitata si trovano i pozzi in cui vengono alloggiati i missili a lunga gittata, sia balistici, sia antinave, nonché le rampe per i missili mare-aria. A prora sono presenti, in alcuni tipi, tubi lanciasiluri.
 
Formalmente si distinguono due classi di sottomarini:
• sottomarini d’attacco, il cui prototipi può essere considerato lo statunitense Los Angeles;
• sottomarini lanciamissili, i più sofisticati e di maggiori dimensioni, potendo superare dislocamenti superiori alle 25.000 t, come i sovietici della classe RSM52 (Thyphoon) che sembrano sia in grado di raggiungere i 1000 metri di profondità e di navigare a quella quota a oltre 40 nodi.