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Le '''guerre messeniche''' furono tre guerre condotte da [[Sparta]] contro i [[Messenia|Messeni]] nell'[[VIII secolo AC|VIII]], [[VII secolo AC|VII]] e [[V secolo AC|V secolo a.C.]] Le notizie sulle prime due sono probabilmente leggendarie.
Da quando Sparta divenne padrona della completa [[Laconia]] nel 750 a.C, iniziò a espandersi ad ovest, verso la '''Messenia''', assai più ampia e fertile.
 
Essa fu portata a compimento dopo due guerre durissime, le '''Guerre Messeniche''', che occuparono buona parte degli anni tra il 680 e il 600 a.C. Grazie all'ausilio degli [[oplita|opliti]] gli spartani riuscirono nel 600 a.C a conquistare la regione, espugnado anche l'ultimo baluardo di resistenza dei nemici: la [[Rocca di Itome]], che sorgeva su di un monte inaccessibile.
Si può affermare che la prima di esse, avvenuta nell'ultimo terzo dell'VIII secolo a.C., fu straordinariamente lunga. Solo nel ventesimo anno di guerra i Messeni abbandonarono la loro roccaforte sull'Itome e rinunciarono alla resistenza ([[Tirteo]], frg. 4 e 5).<br>
La sconfitta dei Messeni causò la loro completa "[[Iloti|ilotizzazione]]": furono infatti ridotti in schiavitù, con conseguente perdita delle terre.
 
La seconda guerra messenica, svoltasi nel VII secolo a.C. e durata 17 anni, fu un tentativo di rivolta dei Messeni dal giogo spartano.<br>
Nonostante l'appoggio di alcune popolazioni [[Peloponneso|peloponnesiache]] nemiche degli Spartani, la guerra, condotta dal leggendario [[Aristomene]], si concluse con la caduta di Ira, divenuta l'ultima difesa dei ribelli dopo la sconfitta alle "Grandi Tombe", citata da Tirteo.<br>
La condizione di schiavi divenne definitiva e la regione fu stretta in una morsa di ferro.
 
Le popolazioni alleate dei Messeni furono sconfitte anche se in tempi diversi.
La simmachia peloponnesiaca ebbe la sua massima espressione nella figura del re di [[Argo]], [[Fidone]], che [[Erodoto]] vuole inventore delle unità di peso e misura dei popoli peloponnesiaci, testimonianza dell'importanza economica della città di Argo.<br>
Alla fine la vittoria arrise ai Lacedemoni, anche se la potenza argiva fu sconfitta definitivamente solo alla vigilia delle [[guerre persiane]] nel [[494]].
Ben più ostica si dimostrò la resistenza degli [[Arcadia|Arcadi]]. La città di [[Tegea]] riuscì a resistere fino alla metà del [[VI secolo AC|VI secolo a.C.]]: l'accordo raggiunto con Sparta riguardava la cacciata dei Messeni rifugiati nella città e l'impegno di appoggio militare agli Spartani.
 
La terza guerra messenica fu combattuta dal [[464 AC|464]] al [[455 AC|455 a.C.]]. I ribelli furono nuovamente battuti dall'esercito spartano ed assediati ad Itome, che cadde dopo una lunga resistenza.<br>
I rivoltosi furono costretti all'esilio ed alcuni di essi si rifugiarono a [[Messina|Zancle]], poi chiamata ''Messana''.
 
[[Categoria:Storia dell'antica Grecia]]