Excalibur: differenze tra le versioni
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== Etimologia ==
La parola Excalibur ha origini molto controverse, la cui nascita si può far risalire a due [[ceppi linguistici]] ben differenti: quello latino e quello sassone. Dal latino abbiamo diversi significati, ma quello più plausibile deriva da un'antica popolazione di fabbri chiamati "Calibs", Excalibur si può quindi scindere in due parole ''ex'' (con [[ablativo]]): ''dai'' e ''Calibs'': ''Calibi'', quindi tradotto letteralmente il significato diventerebbe "forgiata dai Calibi". Altre sfumature latine riportano alla capacità della spada e al suo aspetto come, per esempio, ex "calibro" che tradotto significa in perfetto equilibrio. Dal ramo celtico il nome deriverebbe da Caliburn, arcaico nome della leggendaria spada, che in antichità significava "acciaio lucente" o "acciaio indistruttibile" e potrebbe quindi così ricondursi allo stesso etimo latino.
Nel suo romanzo ''[[L'ultima legione]]'', lo scrittore [[Valerio Massimo Manfredi]] immagina che Excalibur sia in realtà la leggendaria spada Calibica, forgiata dai [[Britanni]] per [[Gaio Giulio Cesare]] ed appartenuta di diritto all'Imperatore fino a [[Tiberio]], che la nascose, e tornata in Britannia al seguito di [[Romolo Augusto]], l'ultimo Cesare. Sulla lama era incisa l'iscrizione <small>CAI • IVL • CAES • ENSIS CALIBVRNVS</small>, della quale la rovina del tempo avrebbe poi lasciato leggibile solo <small>E S CALIBVR</small>.
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