HMS Cardiff (D108): differenze tra le versioni

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[[File:SAS Parachute down to HMS Cardiff.jpg|thumb|right|I quattro paracadutisti della SAS recuperatii dalla HMS ''Cardiff'']]
 
Il gruppo Bristol si unì alla task force principale il [[26 maggio]]<ref name=Freedman55>Freedman (2005), p. 55</ref>. L'arrivo del cacciatorpediniere, permise alla [[HMS Glasgow (D88)|''Glasgow'']], colpita da una bomba che aveva passato l'opera morta da parte a parte ed era stata raddobbata in mare<ref>One Hundred Days - John Sandy Woodward - Blue Jacket Books</ref>, di tornare nel Regno Unito per le riparazioni necessarie.<ref>{{cite web |url=http://www.navynews.co.uk/falklands/stories/8202051001.asp |title=Navy News - The Falklands Conflict - 12 May 1982 - Glasgow's Day of Victory |publisher=''[[Navy News]]''|accessdate=2008-04-05|year=1982|month=July}}</ref><ref>{{cite web|url=http://www.naval-history.net/F46weeknineTF.htm|title=Black Buck, Victor, Vulcan, Engadine, Fort Grange in British Task Force Movements|publisher=Naval History Net|accessdate=2008-05-05}}</ref>. Il ruolo primario della ''Cardiff'', insieme alle altre unità ''Type 42'', fu quello di picchetto radar<ref>Per picchetto radar si intende una unità navale dislocata in posizione avanzata rispetto ad un gruppo navale, con la funzione di rilevare con congruo anticipo eventuali attacchi aerei o navali avversari; questa funzione viene svolta anche da aerei o elicotteri attrezzati con sistemi radar sofisticati e definiti [[Airborne Early Warning]]</ref> in modo da proteggere di giorno le navi britanniche dagli attacchi argentini e cercare di tendere degli agguati agli aerei nemici che si dirigevano verso l'aeroporto di Stanley portando quotidianamente rifornimenti<ref name="RNA">{{cite web |url=http://www.rna-10-area.co.uk/falklands.html |title=Falklands 25 - On this Day&ndash;14 June |publisher=[[Royal Naval Association]] Number 10 Area web site|accessdate=2008-02-13}}</ref><ref>{{cite web |url=http://www.navynews.co.uk/falklands/stories/8202060201.asp |title=Navy News - The Falklands Conflict - 2 June 1982 |publisher=''[[Navy News]]''|accessdate=2008-04-02}}</ref>. La nave fu anche incaricata di attaccare direttamente le posizioni nemiche sulle isole grazie al suo cannone da 4,5 pollici; in un solo attacco sparò più di 277 proiettili, tuttavia alcuni problemi tecnici impedirono l'uso continuativo di questa tattica.<ref name="Report of Proceedings"/><ref name="ISBN 1-905226-46-2">{{cite book |last=Fieldgate|first=Barrie |title=The Captain's Steward: Falklands, 1982 |url =http://books.google.com/books?id=2YaHXQHxtuoC&pg=PA222&vq=cardiff&dq=%22HMS+Cardiff%22&lr=&as_brr=3&source=gbs_search_s&cad=5&sig=zY4maUS_8f6hs31s-xbV6dp4b34 |publisher=Melrose Press |year=2007 |pages=222 |isbn=1905226462|accessdate=2008-03-11}}</ref>.
Poco dopo il suo arrivo fu coinvolta nell'ultimo raid [[Exocet]] contro la [[HMS Invincible (R05)|''Invincible'']]<ref name="Report of Proceedings"/>. Nelle prime ore del [[6 giugno]], abbattè un elicottero amico [[Aérospatiale SA 341 Gazelle]] nella convinzione si trattasse di un aereo da trasporto nemico [[C-130 Hercules]] che ogni notte riforniva Port Stanley<ref name="isbn0-7546-4950-4">{{cite book |last=Masakowski|first=Yvonne|coauthors= Cook, Malcolm; Noyes, Jan |year=2007|title=Decision-making in Complex Environments |url =http://books.google.com/books?id=L3tjkgpS5jAC&pg=PA197&dq=%22HMS+Cardiff%22&lr=&as_brr=3&sig=DOfT1Dg0uFvResfIWhmELC11pZI#PPA197,M1 |publisher=Ashgate Publishing |pages=197 |isbn=0-7546-4950-4 |accessdate=2008-03-11}}</ref><ref>{{cite journal |url=http://usacac.army.mil/cac/milreview/download/English/NovDec04/bolia.pdf|format=PDF|title=The Falklands War: The Bluff Cove Disaster|last=Bolia|first=Robert S|journal=Military Review|issue=November–December 2004|pages=pp. 66–72|accessdate=2008-04-26}}</ref>. Tutti i quattro membri dell'equipaggio furono uccisi<ref>{{cite web |url=http://www.naval-history.net/F51opsweek10.htm |title=Stanley, Mount Kent, Mount Longdon, Top Malo House in Falkland Area Operations - Falklands War 1982 |publisher=Naval History Net |accessdate=2008-03-05}}</ref>; tra le cause dell'incidente vi furono uno scarso livello di comunicazione tra l'esercito e la marina e il fatto che la trasmittente dell'elicottero era stata spenta perchè faceva interferenza con le altre apparecchiature<ref name="isbn0-7546-4950-4" /><ref>
{{cite journal |url=http://usacac.army.mil/cac/milreview/download/English/NovDec04/bolia.pdf |format=PDF |title=The Falklands War: The Bluff Cove Disaster |last=Bolia |first=Robert S |journal=Military Review |issue=November–December 2004 |pages=pp. 66–72 |accessdate=2008-04-26}}</ref>. Tuttavia la commissione d'inchiesta che venne costituita non attribuì alcuna colpa all'equipaggio della nave<ref>{{cite web|url=http://hansard.millbanksystems.com/written_answers/1987/feb/02/lcpl-s-j-cockton|title=L/Cpl. S. J. Cockton (Hansard)|publisher=hansard.millbanksystems.com|accessdate=2008-06-01}}</ref>.
Circa un' ora dopo l'abbattimento dell'elicottero, la ''Cardiff'' notò quattro mezzi da sbarco del secondo battaglione della Scots Guards<ref name="Deployment Diary"/>. Essendo convinti che non vi fossero altre forze britanniche nella zona, la nave si preparò ad attaccare quelli che apparivano come mezzi argentini. Quando i soldati scozzesi videro i segnali luminosi che precedono un attacco, realizzarono le intenzioni della ''Cardiff'', l'ufficiale diin comando dei mezzi da sbarco Ewen Southby-Tailyour, cercò di allontanarsi.
La ''Cardiff'', quando la manovra di attacco era ancora in corso segnalò tramite un messaggio luminoso un' unica parola "friend", Southby-Tailyour rispose con "to which side"<ref name=Freedman600>Freedman (2005), p. 600.</ref>. A questo punto la ''Cardiff'' lasciò le imbarcazioni da sole<ref name=Freedman600/>, senza attaccarle o aiutarle nell'operazione di attacco, evitando un altro incidente<ref name="isbn1-84176-422-1">{{cite book |last=Anderson|first=Duncan |year=2002|title=The Falklands War 1982 (Essential Histories) |url =http://books.google.com/books?id=gNb9YyNCXksC&pg=PA58&dq=%22hms+cardiff%22+lamp&sig=4qDcxXrwedFyY5acLN4wRPBMZU0 |publisher=Osprey Publishing |___location=UK |pages=58 |isbn=1-84176-422-1 |accessdate=2008-03-11}}</ref>.
 
Mentre l'elicottero della ''Cardiff'', pilotato da Christopher Clayton, stava effettuando un'operazione di ricerca nella parte meridionale delle isole, la nave venne attaccata da due mezzivelivoli argentini.
[[File:Lynx 335 HMS Cardiff March 1982.jpg|thumb|left|L'elicottero durante un' operazione di salvataggio]]
Le cattive condizioni climatiche costrinsero le forze argentine ad abbandonare la loro missione originaria e a fare ritorno alla base<ref name="13 de Junio">{{cite web |url=http://www.fuerzaaerea.mil.ar/conflicto/dias/jun13.html |title=13 de Junio |publisher=Argentine Air Force|language=Spanish |accessdate=2008-04-13}}</ref>.
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L'equipaggio della ''Cardiff'' si occupò anche di catturare una motovedetta argentina ribattezzata in seguito HMS ''Tiger Bay''<ref name="Deployment Diary"/> in onore della baia di [[Tiger Bay]]<ref name="isbn0-85045-492-1">{{cite book |last=English|first=Adrian J. |title=Battle for the Falklands (2) : Naval Forces (Men-At-Arms Series, 134) |url =http://books.google.com/books?id=Z7oyS1HviOcC&pg=PA25&lpg=PA25&dq=%22hms+tiger+bay%22&source=web&ots=70XoFPxSRS&sig=XjRTJKBIRC5NR0rqQ39Kdg1hiJM#PPA25,M1 |publisher=Osprey Publishing |___location=Reading |pages=25|isbn=0-85045-492-1 |accessdate=2008-03-11 |year=1982}}</ref> nel porto di [[Cardiff]]. La nave trascorse il resto di giugno a contreollare la zona intorno a [[San Carlo]]<ref name="Report of Proceedings"/>.
 
Nel corso della guerra la ''Cardiff'' sparò nove missili Sea Dart e un [[Mk 46 (siluro)|siluro Mk 46]]<ref name="Report of Proceedings"/>. Ritornò nel Regno Unito il [[28 luglio]] [[1982]], dopo aver lasciato le Falkland tre settimane prima con la [[HMS Exeter (D89)|''Exeter'']] e la [[HMS Yarmouth (F101)|''Yarmouth'']]<ref name="Deployment Diary"/>.
Il capitano Michael Harris, consegnò il comando della nave il [[24 agosto]] [[1982]] dopo un periodo di 1 anno<ref name="Report of Proceedings"/>. Dopo la guerra tutte le Type 42 furono equipaggiate con un cannone Oerlikon 30 mm, per proteggere meglio le navi dagli attacchi aerei, questo sistema venne in seguito sostituito dal cannone [[Close-In Weapon System]]<ref>{{cite web|url=http://www.globalsecurity.org/military/world/europe/type42.htm|title=Type 42|publisher=[[GlobalSecurity.org]]|accessdate=2008-04-05}}</ref> These were later replaced by the [[Phalanx CIWS|Phalanx]] [[close-in weapon system]].<ref name="HazeGray"/>.
[[File:Canberra Bomber B-108.jpeg|thumb|right|Il Canberra con matricola B-108, ultimo mezzo aereo argentino ad essere abbattuto durante la guerra.]]
Nel corso della guerra la ''Cardiff'' sparò nove missili Sea Dart e un [[Mk 46 (siluro)|siluro Mk 46]]<ref name="Report of Proceedings"/>. Ritornò nel Regno Unito il [[28 luglio]] [[1982]], dopo aver lasciato le Falkland tre settimane prima con la [[HMS Exeter (D89)|''Exeter'']] e la [[HMS Yarmouth (F101)|''Yarmouth'']]<ref name="Deployment Diary"/>.
Il capitano Michael Harris, consegnò il comando della nave il [[24 agosto]] [[1982]] dopo un periodo di 1 anno<ref name="Report of Proceedings"/>. Dopo la guerra tutte le Type 42 furono equipaggiate con un cannone Oerlikon 30 mm, per proteggere meglio le navi dagli attacchi aerei, questo sistema venne in seguito sostituito dal cannone pluricanna [[Close-In Weapon System]]<ref>{{cite web|url=http://www.globalsecurity.org/military/world/europe/type42.htm|title=Type 42|publisher=[[GlobalSecurity.org]]|accessdate=2008-04-05}}</ref> These were later replaced by the [[Phalanx CIWS|Phalanx]] [[close-in weapon system]].<ref name="HazeGray"/>, la cui elevata cadenza di tiro ed il radar di puntamento forniscono la capacità di impegnare bersagli come missili a volo radente, o ''sea-skimming'', e che sono attualmente utilizzati con varie combinazioni di arma e radar da varie marine del mondo.
 
===La prima guerra del golfo===