Giuseppe Falcucci: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Giuseppe Falcucci nasce inad Atessa, in provincia di Chieti, il 13 febbraio 1925 da Mario e Agnese Di Giacomo. La famiglia, blasonata e di antiche tradizioni, è sicuramente originaria dell'Abruzzo anche se nel XIV e nel XV secolo ha lasciato tracce importanti a Firenze. Lo testimonia, tra gli altri, il gesuita bergamasco Gerolamo Tiraboschi che nella sua imponente “Storia della Letteratura Italiana”, nove volumi pubblicati per la prima volta nel 1772, dedica ampio risalto a Niccolò Falcucci, “nel 1353 immatricolato nell'Arte dei Medici e degli Speziali”. Da parte sua l'Enciclopedia Treccani lo definisce “rinomato professionista del tardo Trecento e autore dei Sermones Medicinales Septem, enorme testo di pratica medica” che tra l'altro, in anticipo sui tempi, “nei capitoli 9-13 fornisce una sistematica panoramica dei comportamenti corretti del medico verso Dio, verso se stesso, la propria fama e salvezza, nonché verso i pazienti, i loro parenti e coloro che li assistono”. Va detto tuttavia che la mentalità pragmatica di Giuseppe Falcucci lo ha sempre portato a vivere le sue origini con estrema discrezione.
 
Nei primi anni della giovinezza ha come figure di sicuro riferimento due illustri parenti: Antonio Scerni, alto magistrato e giurista nell'ambito della gerarchia fascista, tra l'altro presidente di Corte d’Appello a Bari, e il fratello del padre, Benedetto Falcucci, giovane sacerdote che, dopo aver conseguito una laurea in Filosofia ed una in Teologia, il 1° dicembre del 1945 sarà ordinato vescovo a soli quarant'anni: fautore convinto dell'istituzione della diocesi di Penne-Pescara, ne sarà poi anche il primo vescovo. Ma l’ascendente che questi autorevoli parenti hanno su di lui e la grande stima nei loro confronti non gli impediscono di aderire al Partito d’Azione dei fratelli Rosselli e di restare sempre fedele ad una formazione culturale essenzialmente laica e storicistica.