Discussione:Pi greco: differenze tra le versioni
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: Secondo me basarsi sul genere in greco per decidere quello in italiano non mi pare un approccio corretto. Per molte lettere greche (alfa, beta, teta, omega, ecc.) il Garzanti e il De Mauro danno "s. m. o f. invar.", ovvero dovrebbero prendere il genere del termine a cui fa riferimento: "la [lettera] pi greca", "il [numero] pi greco". In ogni caso, se non si raggiunge un consenso su questa faccenda (possibilmente basato su riferimenti certi) sarei per togliere completamente la frase in quanto al momento è ricerca originale --[[Utente:Rutja76|<span style="color:#FF6600"><tt>'''Rutja76'''</tt></span>]]<sup>[[Discussioni utente:Rutja76|<span style="color:blue">scrivimi!</span>]]</sup> 09:44, 25 giu 2009 (CEST)
::Ho tolto la frase, finché non viene raggiunto un accordo e non si hanno fonti. --[[Utente:Aushulz|Aushulz]] ([[Discussioni utente:Aushulz|msg]]) 13:54, 25 giu 2009 (CEST)
::: "Il [numero] pi greco" è errato, in quanto "pi" è una lettera, non un numero; che poi stia a '''rappresentare''' un numero è un'altra questione. Io direi che siccome in italiano le lettere sono femminili (la a, la c, la zeta...) e anche le lettere non presenti nell'alfabeto italiano vengono definite come femminili (riguardo le lettere semitiche, ad esempio, la shin, la sade, la qof...) sia più giusto dire "la pi greca". Anzi, direi che l'aggettivo sia proprio indice della sua femminilità: noi non diremmo "la qof araba", perchè nell'alfabeto latino la qof non è considerata (salvo traslitterazioni); la formula "la pi greca" sta a significare "la lettera corrispondente alla pi italiana scritta nell'alfabeto greco". Ergo, femminile: "pi greca" --[[Utente:Lampo5|Lampo5]] ([[Discussioni utente:Lampo5|msg]]) 15:58, 21 lug 2009 (CEST)
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