Impero spagnolo: differenze tra le versioni

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La nobiltà spagnola, che si accaparrava la maggior parte dei guadagni, per via di un pregiudizio aristocratico che voleva disonorevole il lavoro manuale, preferiva investirli in beni immobili od in obbligazioni statali (''juros''), piuttosto che nell'avvio di attività economiche produttive.
 
In questo modo la [[Spagna]] si trovò impreparata alla crescente domanda di beni e materiali lavorati proveniente dalle colonie, e divenne dipendente dall'estero per le loro forniture. Il denaro e le materie prime che transitavano per i forzieri dei possidenti spagnoli si dirigevano verso i commercianti di tutta [[Europa]] in cambio di prodotti finiti, arricchendo anche i banchieri che li finanziavano, primi fra tutti i Genovesi. Il Cinquecento è infatti anche noto in Spagna come "El siglo de los Genoveses".
 
Ebbe inizio un lento processo di impoverimento dell'economia spagnola, che invece alimentava le fortune di quelle europee (tra tutte, soprattutto quelle dell'[[Inghilterra]], della [[Francia]] e dell'[[Olanda]]), denotando una pessima capacità della classe dirigente di [[Madrid]] di gestire la ricchezza ed il vantaggio sugli altri paesi concorrenti generato dalla colonizzazione delle [[Americhe]].