Spartacus: differenze tra le versioni
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[[Spartaco]] è uno schiavo [[Tracia|trace]] impegnato nelle brutali miniere [[Roma antica|romane]] insieme a centinaia di altri schiavi, provenienti da buona parte del [[Impero romano|mondo romano]]. Un giorno, mentre tenta di soccorrere un compagno ferito, viene assalito da alcuni soldati della guarnigione che gli intimano di tornare al lavoro, ma lui risponde mordendo il piede a uno di essi. Volendo fare di lui un esempio, il capitano lo fa legare alle rocce sotto il sole cocente in attesa della [[morte]].
[[Lentulo Batiato]], il famoso e ricco proprietario di [[gladiatore|gladiatori]] della rinomata scuola di [[Capua antica|Capua]], giunge sul posto per comprare i minatori fisicamente più prestanti, e si imbatte in [[Spartaco]], rimanendo colpito dal carattere e dal fisico poderoso. Il mercante lo compera quindi insieme ad altri candidati. Giunto a
Un giorno i migliori allievi vengono degnati di una donna nella loro cella, e a [[Spartaco]] tocca Varinia, una bella schiava della lontana e remota isola di [[Britannia]]. Il [[Tracia|trace]], che non ha mai avuto una donna, se ne innamora, tuttavia rifiuta di giacere con lei, disobbedendo agli ordini.
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Il tempo passa e [[Spartaco]], privato di Varinia, si distingue dai compagni per le sue capacità e la sua forza di carattere, grazie a cui sopravvive ripetutamente alle mortali prove tipiche dell'addestramento. All'improvviso, alla scuola di [[gladiatore|gladiatori]] giungono [[Marco Licinio Crasso]] e il suo amico Gabro, insieme alle rispettive compagne. Costoro sono patrizi ricchi e potenti, tra i più autorevoli politici del [[Senato romano]], e richiedono a [[Lentulo Batiato|Batiato]] un combattimento a morte tra due coppie di schiavi per festeggiare il matrimonio di Glabro e la sua nomina a capo della guarnigione di [[Roma antica|Roma]], orchestrata dietro le quinte da [[Marco Licinio Crasso|Crasso]], il quale ha corrotto i [[senatore|senatori]] in modo da ridurre il potere di Sempronio Gracco, l'anziano e obeso capo del [[Senato romano|Senato]] e del partito della [[plebe]].
Nonostante le prime incertezze di [[Lentulo Batiato|Batiato]], secondo cui un duello a morte violi la tradizione di
Il giorno dopo, [[Spartaco]] scopre che Varinia è stata venduta a [[Marco Licinio Crasso|Crasso]] e che si trova già in viaggio per [[Roma]]. Dopo un litiggio con Marcello, il [[gladiatore]] si ribella, trovando l'appoggio dei compagni, i quali distruggono la scuola e trucidano il presidio romano. Poco dopo, a [[Roma antica|Roma]], il [[Senato romano|Senato]] dibatte allarmato sugli sviluppi della situazione: gli schiavi hanno saccheggiato il [[contado]] e raso al suolo molti ricchi poderi, tra i quali quelli di alcuni importanti [[Senato romano|senatori]]. Alcuni padri della patria propongono il richiamo di [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]] dalle irrequiete regioni di frontiera ma Gracco, astuto ed esperto politico, sfrutta la situazione per colpire [[Marco Licinio Crasso|Crasso]]: propone che Glabro vada a rispondere all'emergenza con sei [[coorte|coorti]] e che il giovane [[Caio Giulio Cesare]] prenda il suo posto. Il [[Senato romano|Senato]] accetta di buon grado la nomina e Gracco canta vittoria.
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[[Spartaco]] giunge a [[Brindisi]] con i cinquanta milioni di [[sesterzio|sesterzi]] da consegnare a Tigrane Levantino, il quale però raggiunge l'accampamento sostenendo che [[Marco Licinio Crasso|Crasso]] ha pagato di più i pirati per stare lontani dall'[[Italia]]. Frattanto, [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]] e Lucullo stanno raggiungendo [[Brindisi]]: il primo dal porto di [[Reggio Calabria]] e il secondo, con la flotta, del [[mare Adriatico]]. [[Spartaco]] intuisce così i piani di [[Marco Licinio Crasso|Crasso]], che lo costringe a marciare su [[Roma]], dove potranno combattere la battaglia finale.
Il [[Tracia|trace]] parla ai suoi amici e compagni, annunciando che la battaglia finale è vicina, e che lui stesso non sa come andrà a finire. Frattanto, a [[Roma antica|Roma]], [[Marco Licinio Crasso|Crasso]] è fiero della sua nomina a [[Console (romano)|Console]] e a generale supremo delle armate italiche e si unisce ai suoi ufficiali. Il giorno stesso incontra [[Lentulo Batiato]], l'allenatore di
Il giorno dopo, la battaglia tra romani e schiavi infuria. Si contano forti perdite in entrambi gli schieramenti ma al tramonto [[Marco Licinio Crasso|Crasso]] è il vincitore. Tuttavia, non riesce a identificare [[Spartaco]] e [[Lentulo Batiato|Batiato]] tenta la fuga. Uno degli ufficiali romani parla agli schiavi sopravvissuti e ora prigionieri: se identificheranno il corpo o la persona viva di [[Spartaco]] saranno risparmiati e torneranno a fare gli schiavi. [[Spartaco]] tenta quindi di consegnarsi ma tutti i suoi compagni fanno lo stesso, dicendo di essere il vero [[Spartaco]].
Infuriato, [[Marco Licinio Crasso|Crasso]] ordina di [[crocifissione|crocifiggere]] tutti gli schiavi lungo la [[Via Appia]], la strada che collega [[Roma antica|Roma]] a
Tornato a [[Roma antica|Roma]], il generale impone la legge marziale e severe restrizioni costituzionali, in nome della salvaguardia della sicurezza e dell'ordine. Redige le liste di dissidenti e nemici dello Stato e avvia gli arresti, riempiendo in una sola notte le famigerate e squallide prigioni politiche. In un incontro segreto con Gracco, lo informa che il suo nome è il primo nella lista ma intende esiliarlo nel [[Piceno]], dove gli ha predisposto una fattoria, e lo richiamerà di tanto in tanto per aiutarlo a controllare i personaggi più influenti della città perché collaborino nell'affermazione del nuovo ordine.
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*Il [[romanzo]] inizia quando la ribellione è già finita, e Spartaco è già morto, mentre il [[film]] inizia quando [[Spartaco]] lavora nelle miniere della [[Libia]]. Il [[libro]] sostiene tra l’ altro che il [[gladiatore]] abbia iniziato la vita da schiavo nelle miniere d’ [[Egitto]].
*Il libro racconta che alla scuola di Lentulo Battiato si recano Brenno, Caio e le giovani dame Claudia ed Elena. Il film invece presenta [[Marco Licinio Crasso]] e Varinio Glabro, colui che secondo la storia fu il primo condottiero inviato da Roma contro Spartaco.
*Il film mostra che Crasso compra Varinia alla visita a
*Il film ignora la figura di [[Marco Tullio Cicerone]] e le sue teorie sulla rivolta degli schiavi.
*Il film presenta la figura di Tigrane Levantino, ricco e potente uomo della Cilicia, comandante di una vasta flotta di pirati. Spartaco vorrebbe servirsi della sua flotta partendo da [[Brindisi]] con lo scopo di riportare i suoi guerrieri ai Paesi nativi, ma Tigrane viene in seguito minacciato e prezzolato da Crasso, con lo scopo di impedire a [[Spartaco]] la fuga in [[mare]]. Il romanzo di [[Howard Fast]], invece, non cita per niente il personaggio e nemmeno le intenzioni del condottiero degli schiavi di imbarcarsi sulla via marittima.
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