Cardinal nipote: differenze tra le versioni

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Il nipote di [[papa Gregorio XV]] ([[1621]]-[[1623]]), il cardinale [[Ludovico Ludovisi]], il primo noto come ''il cardinale padrone''<ref>Williams, 2004, p. 103.</ref>, accumulò un'enorme mole di benefici, il vescovado di [[Bologna]], 23 [[abbazie]], la carica di prefetto del [[Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica]], la carica di vice-cancelliere di [[Camerlengo (Chiesa cattolica)|Camerlengo di Santa Romana Chiesa]], e riuscì, alla sua morte, a ridistribuire gran parte di essi fra 17 dei suoi congiunti<ref name="h102"/>. Tutti questi benefici rendevano al Ludovisi più di 200.000 [[scudo (moneta)|scudi]] all'anno, tanto che [[Leopold von Ranke]] lo definì il più potente fra i cardinal nipoti della storia<ref>Leopold von Rankle, ''Storia ecclesiastica e politica dei papi durante i secoli XVI e XVII'', p. 307.</ref>. È da notare che ai cardinal nipoti venne concessa la ''[[facultas testandi]]'' per nominare eredi dei ricavi dei loro benefici anche parenti laici<ref name="h102"/>: [[papa Urbano VIII|Urbano VIII]] ([[1623]]-[[1644]]) riunì due commissioni speciali di [[teologo|teologi]], ed entrambe avallarono questa decisione<ref>{{ws|"[[s:Catholic Encyclopedia (1913)/Pope Urban VIII|Pope Urban VIII]]" in the 1913 ''Catholic Encyclopedia''}}</ref>.
{{Rquote|left|Come Fabio Chigi, avevo una famiglia. Come [[papa Alessandro VII|Alessandro VII]] non più. Non troverete il mio nome da nessuna parte nei registri di battesimo di [[Siena]].|[[Papa Alessandro VII]]|nel [[1655]]: nel [[1657]] nominò due cardinali nipoti.<ref name="c305"/>}}
Non tutti i cardinali nipoti lo erano in senso stretto: in effetti, la storica del papato Valérie Pirie considera il fatto di non avere un nipote "un formidabile elemento a favore di un candidato papabile", perché lasciava libera la posizione per un cardinale alleato<ref name="vintro"/>. Ad esempio, [[papa Clemente X]] nominò il cardinale [[Paluzzo Paluzzi Altieri Degli Albertoni|Paluzzo Paluzzi-Altieri]], il cui nipote aveva sposato Laura Caterina Altieri, ultima esponente della famiglia del papa<ref>{{ws|"[[s:Catholic Encyclopedia (1913)/Pope Clement X|Pope Clement X]]" in the 1913 ''Catholic Encyclopedia''}}</ref>. Molti storici ritengono che [[Olimpia Maidalchini]], cognata di [[papa Innocenzo X]] ([[1644]]-[[1655]]), fosse ''de facto'' il vero "cardinal nipote", posizione formalmente occupata prima da suo figlio, [[Camillo Pamphilj]], poi, dopo che questi aveva rinunciato alla porpora per sposarsi, da suo nipote, [[Francesco Maidalchini]], e infine, dopo che Francesco si era dimostrato non adatto, da [[Camillo Astalli]], suo cugino<ref>Chadwick, 1981, p. 303; Signorotto e Visceglia, 1998, pp. 118-119.</ref><ref name="boutry801"/>. Secondo la battuta di [[Ludwig von Pastor]], "la sfortuna di papa Pamphilj fu che l'unica persona della sua famiglia che aveva le qualità giuste per essere cardinal nipote era una donna"<ref name="boutry801">Boutry, Philippe, Levillain (a cura di), 2002, "Innocent X", pp. 801–802.</ref>.
 
[[Papa Innocenzo XI]] ([[1676]]-[[1689]]), invece, disapprovava la pratica nepotistica e accettò la sua elezione al soglio pontificio solo dopo che il collegio dei cardinali acconsentì al suo piano di riforme, che includeva la messa al bando del nepotismo<ref name="bunson"/>. Tuttavia, dopo che per ben tre volte non riuscì ad ottenere che la maggioranza dei cardinali fosse favorevole alla promulgazione della bolla contro il nepotismo che era stata faticosamente approntata fra il [[1677]] e il [[1686]], fu costretto a tornare sui suoi passi<ref name="c304">Chadwick, 1981, p. 304.</ref><ref name="l468">Rosa, Mario, Levillain, (a cura di), 2002, "Curia", p. 468.</ref>. Il papa però oppose sempre un rifiuto alle richieste provenienti dall'interno della sua corte di far venire il suo unico nipote, [[Livio Odescalchi]], principe di [[Sirmio]], a [[Roma]]<ref>Fr. Jeffrey Keyes, "[http://stedwardcatholic.org/stgasparhouse/docs/PAPA_08.pdf A YOUNG MAN IN THE ROME OF PIUS VII]", p. 34.</ref>, anche se nominò cardinale [[Carlo Stefano Anastasio Ciceri]], suo lontano parente, il [[2 settembre]] [[1686]]<ref>Miranda, Salvador. 1998. "[http://www.fiu.edu/~mirandas/bios1686.htm#Ciceri Consistory of September 2, 1686]."</ref>. Il suo successore, [[papa Alessandro VIII|Alessandro VIII]] ([[1689]]-[[1691]]), fu l'ultimo papa a creare un cardinal nipote<ref name="bunson"/>, oltre ad abolire un'altra delle riforme di Innocenzo XI, restituendo le rendite dell'ex cancelleria dei brevi al vice-cancelliere, che era appunto, al momento, il suo cardinal nipote, [[Pietro Ottoboni]]<ref name="curia">{{ws|"[[s:Catholic Encyclopedia (1913)/Roman Curia|Roman Curia]]" in the 1913 ''Catholic Encyclopedia''}}</ref>. Edith Standen, del [[Metropolitan Museum of Art]], definisce Ottoboni "l'ultimo, ma certamente non per magnificenza, esempio dello splendore di una specie ormai in via di estinzione, il Cardinal Nipote"<ref name="standen">Edith A. Standen, ''Tapestries for a Cardinal-Nephew: A Roman Set Illustrating Tasso's "Gerusalemme Liberata"'', in: "Metropolitan Museum Journal", XVI (1981), pp. 147–164.</ref>.