Lucena (Spagna): differenze tra le versioni

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'''Lucena''' è un comune [[Spagna|spagnolo]] di 40circa 46.756000 abitanti ([[2007]]) situato nella [[Comunità autonome della Spagna|comunità autonoma]] dell'[[Andalusia]]. Capitale della comarca [[Subbetica Cordobesa]] è situata nel centro dell'Andalusia a 67 km da Cordova, 80 km da Malaga, 100 km da Siviglia ed è un importante nodo stradale in posizione strategica fra la[[Cordova]], comarca[[Malaga]], Subbetica[[Siviglia]], [[Granada]] e la Campiňa Alta[[Jaen]].
 
È detta la "città delle tre culture": [[Cristianesimo|cristiana]], [[Islam|araba]] ed
[[Ebraismo|ebraica]]. La sua economia è basata sull'[[agricoltura]], soprattutto dedicata all'[[olivo]] e alla [[Vitis|vite]], all'industria del mobile, del freddo e agroalimentare e all'[[artigianato]]; tipica è la produzione delle ''tinajas'' grandi giare per il [[vino]] e l'olio. Fa parte della zona in cui si produce il pregiato vino DOC "Montilla-Moriles" e conta anche con una DOC di olio, "Aceites de Lucena".
 
==Storia==
Dai ritrovamenti archeologici si deduce che già nel [[paleolitico]] si aveva una presenza umana nella zona di Lucena e in epoca protostorica vi furono insediamenti [[iberi]]ci.
 
Dopo la conquista [[Romani|romana]] e poi [[Visigoti|visigota]], Lucena fu occupata dagli [[Arabi]], dipese da Cordova e nel [[1010]] alla fine del califfato fece parte del [[regno di Granada]]. In Lucena all'epoca araba era presente una fiorente comunità giudea che aveva un importante centro di studi universitari per cui era chiamata dagli ebrei la "perla di Sefarad" e la Judería, il quartiere giudeo con le sue stradine, supera quelli famosi di [[Siviglia]] e [[Cordova]].
 
Nel [[1095]] questa importante colonia ebraica comprò la sua libertà dal capo almoravide [[Yusuf ben Yashutin]] e accolse, ingrandendosi, molti ebrei fuggiti da CordobaCordova e Siviglia, ma nel [[1148]] quando arrivarono gli [[Almohadi]] dovette abbandonare Lucena e trasferirsi nei regni cristiani di [[Toledo]] e del nord della Spagna. Nel [[1240]] Lucena fu conquistata da [[Ferdinando III di Castiglia|Ferdinando III el Santo]] e assegnata al vescovo e al capitolo della cattedrale di Cordova che, a loro volta, la cedettero a doňa [[Leonor de Guzman]] amante di [[Alfonso XI]] in cambio di altri beni agrari e immobiliari in Cordova.
[[Enrico II di Castiglia|Enrico II]] l'assegnò in signoria a [[Juan Martinez de Argote]] che la lasciò a sua figlia [[Maria Alonso de Argote]] che sposò [[Martin Fernandez de Cordoba]] e Lucena divenne signoria della casata dei Fernandez detta degli ''Alcaides de Donceles''.
 
La città continuò ad essere frontiera fra i cristiani e musulmani e tale rimase fino al [[1492]] anno della cacciata definitiva degli Arabi dalla Spagna ad opera dei re cattolici. Nella battaglia presso Lucena del [[1483]] vinta dai cristiani guidati da [[Diego Fernandez de Cordoba]] fu fatto prigioniero l'ultimo re di CordovaGranada [[Boabdil diel GranadaChico|Boabdil]] che fu rinchiuso nelnella Torre del Moral del castello di Lucena. Per questo successo Diego Fernandez de Cordoba fu nominato marchese di Comares dal re [[Ferdinando II di Aragona|Ferdinando el Catolico]]. Nel [[XVI secolo]] la città visse un periodo di prosperità attestato anche dall'esplosione della sua popolazione che decuplicò in mezzo secolo passando dai 1500 abitanti del 1496 ai 15.000 nel 1550.
 
Nel [[1618]] [[Filippo III di Spagna|Filippo III]] le diede il titolo di ''città'' sottomessa ai marchesi di Comares e vincolata al ducato di Medinaceli fino al [[1680]]. Stanchi dei soprusi esercitati su di loro dai marchesi, i lucerinilucentini cominciarono a ribellarsi e dopo lunghe lotte ottennero che la città ritornasse nel 1767 direttamente al vassallaggio reale. Nel corso del [[XVII secolo]] subì le conseguenze delle epidemie di [[peste]] e della crisi agricola dovuta all'andamento climatico sfavorevole. Da allora non vi fu più protagonismo nella storia di Lucena che seguì le sorti dell'Andalusia e del governo centrale di [[Madrid]].
 
==Monumenti==
Le chiese parrochiali di San Mateo, [[Architettura gotica|gotico]] plateresca del [[XV secolo]], di Santiago, [[Architettura barocca|barocca]] del XVII secolo, di N.traNtra S.raSra del Carmen, dello stesso secolo e di Santo Domingo del [[1730]].
 
Le chiese barocche del XVII secolo della Madre de Dios, di San Juan Bautista, le chiese di San Pedro Martir e della PurissimaPurisima Concepcion entrambe del [[XVIII secolo]], il Santuario di N.traNtra S.raSra de Araceli del XVII secolo e le ''Ermitas'' di Dios Padre del [[1718]] e di N.traNtra S.raSra de la Aurora del XVIII secolo. La ''Capilla de Nuestro Padre Jesus Nazareno'' e il ''Convento de los Padres Franciscanos'' con un bellissimo chiostro.
 
Fra i monumenti di architettura civile sono da ricordare il Castillo del Moral, di origine araba, il Palacio de los Duques de Bejar, del [[XV secolo]], il Palacio de los condes Santa Ana del 1730-50 e l'Hospital de San Juan de Dios con un bel patio rinascimentale del XVI secolo.
 
==Dintorni==
A 9 km [[Cabra]], bella cittadina con molte case barocche, a 20 km [[Aguilar de la Frontera]], a 27 km [[Puente Genil]], cittadina industriale e a 30 km [[Montilla]].
 
== Feste==
La ''Settimana Santa'' che si svolge di una forma molto particolare con influenze da Malaga e Siviglia, le due piu importanti correnti. Lucena, equidistante, ha fuso tutte due in una forma unica e particolare di portare i "pasos" che non si trova altrove in Andalusia. I giorni piu importanti sono la Domenica delle Palme, Martedi santo, Giovedi santo, Venerdi e Sabato. I pasos piu caratteristici e seguiti sono i seguenti:
La ''Settimana Santa'' che si svolge secondo le modalità andaluse.
 
Domenica delle Palme
Lunedi santo
Martedi Santo
Mercoledi santo
Giovedi Santo
Venerdi santo
Sabato santo
 
 
La ''Cabalgata de los reyes Magos'' in cui la notte del [[5 gennaio]] previo annuncio solenne degli "ambasciatori dei [[Re Magi]]", questi girano per le vie della città con il loro seguito in carrozze o a cavallo e distribuiscono caramelle e dolciumi ai bambini.