Castel Cellesi: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Il Conte [[Girolamo Cellesi]]<ref> Esiste un Castel Cellesi proprio a Pistoia http://robertopuccianti.blogspot.com/2008/06/pillole-su-pistoia-volte-del-castel.html </ref> di [[Pistoia]] iniziò la sua edificazione intorno al [[1650]] su una porzione di [[territorio]] del [[feudo]] di Castel di Piero<ref>Castel Cellesi risultò essere una frazione amministrativa di Castel Piero fino al 1698. Il 10 ottobre di quell'anno, infatti, il Conte Francesco Cellesi riuscì ad avere dal papa Innocenzo XII una Breve in cui si dichiarava Castel Cellesi Comune Autonomo. Il Comune eleggeva due Priori, in carica per 4 mesi.</ref> ([[San Michele in Teverina]]) acquistata dai Conti Baglioni, previo consenso del [[Papa Clemente IX|Papa Clemente IX Rospigliosi]] sul quale aveva fatto pressione la sorella Lucrezia Cellesi, coniugata con [[Giacomo Rospigliosi]]. I Cellesi erano infatti, come i Rospigliosi con cui si erano imparentati, una famiglia di Pistoia legata da sempre alla [[Chiesa cattolica|Chiesa]]<ref>La famiglia Cellesi godeva la prerogativa di accompagnare in corteo alla cattedrale i nuovi [[diocesi di Pistoia|vescovi di Pistoia]] il giorno in cui prendevano possesso della sede.</ref>
Castel Cellesi era dunque una piazza chiusa, costituita dalle case dei contadini del feudo, la quale comunicava con il resto del territorio attraverso la "Porta di Sopra" (verso Bagnoregio, anticamente detta Bagnorea) e la "Porta di Sotto" (Castel Piero, attualmente San Michele in Teverina), ricavate dal muraglione che raggruppava le case.
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