Formicidae: differenze tra le versioni

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=== Ciclo vitale ===
 
Le uova delle formiche sono prive di involucri protettivi. Le larve sono triangolari e spesso di pnta (e fa male) e prive di arti, ed, incapaci di compiere movimenti complessi o ragionare tipo arianne, possono contrarsi se minacciate. Le operaie nutrono le larve sboccando nella loro bocca piccole gocce di cibo per mezzo della [[trofallassi]], oppure offrendo loro uova trofiche. In alcune specie, le larve, munite di mandibole, sono in grado di frantumare da sole la membrana delle uova, mentre in altre sono le stesse operaie che rompono le uova trofiche e le offrono direttamente alle larve. Dal corpo e, in certe specie, da speciali papille attorno alla bocca delle larve, trasudano liquidi particolari e sostanze grasse che piacciono assai alle operaie e che queste leccano avidamente. La larva delle formiche secerne un po' di seta con la quale, quando è matura, si tesse un bozzolo in cui trascorre lo stadio di ninfa. Questo bozzolo, per svilupparsi, deve essere generalmente sotterrato dalle operaie. Le uova, le larve e le ninfe sono con gran cura assistite dalle operaie, che le trasportano nelle parti più confortevoli del formicaio a seconda delle necessità del loro sviluppo. La cura della prole costituisce la maggior parte del lavoro che si svolge nel formicaio. Le regine non lavorano e vivono da quindici a venti anni (il record di longevità di 26 nella specie [[Lasius niger]]). Da cinque a dieci anni vivono le operaie; al contrario, i maschi muoiono dopo essersi accoppiati. Le formiche vivono in società che possono essere formate da poche decine oppure molte centinaia di migliaia di unità, fino a qualche milione, ma solo in casi eccezionali cioè un territorio disabitato da animali grossi e con una folta vegetazione.
 
=== La riproduzione delle operaie ===