Utente:Una giornata uggiosa '94/Sandbox 15: differenze tra le versioni

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Evidentemente turbata dal successo di ''[[La canzone del sole/Anche per te]]'', la Ricordi nel [[marzo]] del [[1972]]<ref name="singoli ricordi.info" /> compie un ulteriore tentativo commerciale pubblicando il singolo ''[[Elena no/Una]]''. È l'ultimo brano inedito che la Ricordi ha diritto a pubblicare.
 
Ad [[aprile]]<ref>{{Cita web|url=http://www.luciobattisti.info/disc/album/05.php|titolo=Umanamente uomo: il sogno|opera=www.luciobattisti.info|accesso=18-08-2009}}</ref> pubblica l'album ''[[Umanamente uomo: il sogno]]'', accompagnato dal singolo ''[[I giardini di marzo/Comunque bella]]''. L'album è il secondo più venduto del 1972.<ref name="hpi album 1972" />
 
Il [[23 aprile]] partecipa alla trasmissione televisiva ''[[Teatro 10]]''. Presentato da [[Alberto Lupo]], canta in playback ''[[I giardini di Marzo]]'' e si esibisce in duetto con [[Mina Mazzini|Mina]] interpretando un [[medley]] composto da ''Insieme'', ''[[Mi ritorni in mente]]'', ''[[Il tempo di morire]]'', ''[[E penso a te (Lucio Battisti)|E penso a te]]'', ''Io e te da soli'', ''Eppur mi son scordato di te'' ed ''[[Emozioni (canzone)|Emozioni]]'', accompagnati da [[Massimo Luca]] alla [[chitarra acustica]], [[Angel Salvador]] al [[Basso elettrico|basso]], [[Gianni Dall'Aglio]] alla [[batteria]], [[Gabriele Lorenzi]] alle [[Tastiera (strumento)|tastiere]] e [[Eugenio Guarraia]] alla [[chitarra elettrica]]. Il duetto è ritenuto uno dei più importanti della musica italiana<ref>{{Cita libro|autore=Francesco Mirenzi|titolo=Battisti talk|editore=Castelvecchi editore|anno=1998|pagine=Pagina 158}}</ref><ref>http://nuke.ilsottoscritto.it/Portals/0/PDF/Coniglio%20giugno%202009.pdf</ref> ed è la sua ultima apparizione televisiva in [[Italia]].
Nel [[novembre]] [[1972]]<ref>{{Cita web|url=http://www.luciobattisti.info/disc/album/06.php|titolo=Il mio canto libero|opera=www.luciobattisti.info|accesso=18-08-2009}}</ref> pubblica l'album ''[[Il mio canto libero]]'', accompagnato dal singolo ''[[Il mio canto libero/Confusione]]''.
 
In questo periodo inizia a rifiutare interviste e fotografie e dichiara di preferire l'[[olio di ricino]] alla [[televisione]]; la stampa, in risposta, inasprisce i toni: il [[settimanale]] Sogno lo accusa di essere incoerente alle sue dichiarazioni (avendo appena partecipato a ''Teatro 10'') e di aver scelto di non farsi intervistare solo per attirare l'attenzione e farsi pubblicità;<ref>{{Cita news|autore=Roberta Treves|titolo=Lasciatemi in pace, voglio restare solo|pubblicazione=Sogno|giorno=06|mese=05|anno=1972}} Consultabile anche su {{Cita libro|autore=Francesco Mirenzi|titolo=Battisti talk|editore=Castelvecchi editore|anno=1998|pagine=Pagine 159-161.}}</ref> [[Oggi (rivista)|Oggi]] apre un dibattito a cui partecipano musicisti e critici musicali sul tema «Battisti è davvero un fenomeno?» da cui escono fuori numerose critiche alla sua voce e alla sua scelta di non rilasciare interviste.
Il [[25 marzo]] [[1973]] nasce l'unico figlio di Lucio e Grazia Letizia, Luca Battisti.<ref>{{Cita news|titolo=}}</ref>
 
NelA [[novembre]] del [[1972]]<ref>{{Cita web|url=http://www.luciobattisti.info/disc/album/06.php|titolo=Il mio canto libero|opera=www.luciobattisti.info|accesso=18-08-2009}}</ref> pubblica l'album ''[[Il mio canto libero]]'', accompagnato dal singolo ''[[Il mio canto libero/Confusione]]''. L'album sarà il secondo più venduto del [[1973]]<ref name="hpi album 1973" />, preceduto da un altro album suo.
Il [[23 aprile]] [[1972]] partecipa alla trasmissione televisiva [[Teatro 10]]. Presentato da [[Alberto Lupo]], canta in playback ''[[I giardini di Marzo]]'' e si esibisce in un duetto con [[Mina Mazzini|Mina]] che è ritenuto uno dei più importanti se non il più importante della musica italiana.<ref>http://nuke.ilsottoscritto.it/Portals/0/PDF/Coniglio%20giugno%202009.pdf</ref> È la sua ultima apparizione televisiva in [[Italia]].
 
Il [[25 marzo]] [[1973]] nasce l'unico figlio di Lucio e Grazia Letizia, Luca Battisti.<ref>{{Cita news|titolo=}}</ref>
A [[settembre]] del [[1973]]<ref>{{Cita web|url=http://www.luciobattisti.info/disc/album/07.php|titolo=Il nostro caro angelo|opera=www.luciobattisti.info|accesso=18-08-2009}}</ref> pubblica l'album ''[[Il nostro caro angelo]]'' accompagnato dal singolo ''[[La collina dei ciliegi/Il nostro caro angelo]]''. Negli arrangiamenti, per la prima volta, compaiono degli strumenti [[Elettronica|elettronici]] mentre si riduce il peso di [[Archi (musica)|archi]] e [[fiati]], punto fermo dei lavori realizzati negli anni precedenti. L'album è il primo album più venduto del [[1973]].<ref name="hpi album 1973" />
 
A [[settembre]] del [[1973]]<ref>{{Cita web|url=http://www.luciobattisti.info/disc/album/07.php|titolo=Il nostro caro angelo|opera=www.luciobattisti.info|accesso=18-08-2009}}</ref> pubblica l'album ''[[Il nostro caro angelo]]'' accompagnato dal singolo ''[[La collina dei ciliegi/Il nostro caro angelo]]''. Negli arrangiamenti, per la prima volta, compaiono degli strumenti [[Elettronica|elettronici]] mentre si riduce il peso di [[Archi (musica)|archi]] e [[fiati]], punto fermo dei lavori realizzati negli anni precedenti. L'album è il primo album più venduto del [[1973]].<ref name="hpi album 1973" />
 
Nello stesso anno, inoltre, Battisti compare per la prima e unica volta nella locandina di un film, per la colonna sonora del film di [[Ermanno Olmi]] ''[[La circostanza]]'', nella quale compaiono canzoni scritte da Battisti per la Formula 3.<ref>Amodio, Gnocchi, Ronconi, ''Innocenti evasioni. Lucio Battisti: una bio-discografia commentata'', pagina 159</ref>
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Mettere su [[Il nostro caro angelo (canzone)]]:
{{Quote|''[[Il nostro caro angelo]]'' è un discorso contro la Chiesa! L'hai sentita? Il nostro caro angelo è l'ideale. Effettivamente è un testo un po' difficile, però è autentico. Guarda che è semplicissimo, te lo posso spiegare in tre parole: voglio dire che l'ideale dell'uomo è distrutto man mano che si vive, perché è chiaro che chi vive con le ali viene ferito. Allora si mettono i remi in barca e si comincia a fare il discorso del compromesso; qui c'è proprio il tentativo di difendere questo ideale, le ali bianche non servono più. L'uomo condannato da questa Chiesa, visto come un peccatore, oscura sempre di più: è un discorso contro la Chiesa fatto con mezzo milione di copie, è un discorso sociale, assolutamente.<ref>Intervista di Claudio Bernieri a Mogol, in ''Claudio Bernieri - Non sparate sul cantautore'', 1978, edizioni Mazzotta, Milano</ref>|[[Mogol]] intervistato da [[Claudio Bernieri]]}}
 
 
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